Amministratori pubblici minacciati, il report nazionale: casi in aumento. Tre in provincia di Latina

I Comuni coinvolti: medio-piccoli e, in alcuni casi, già sciolti per mafia


“Il 72% dei 537 casi censiti da Avviso Pubblico sono avvenuti in Comuni medio-piccoli, con un numero di abitanti inferiore ai 50mila. Nel dettaglio il 31,5% è avvenuto in Comuni fino a 10mila abitanti, il 41% in Comuni da 10 a 50mila abitanti.

Il restante 28% sono Comuni medio-grandi, superiori a 50mila abitanti. Sono 49 – il 16% del totale – i Comuni che, in un passato più o meno recente, sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa, in cui nel 2017 sono stati censiti atti di intimidazione e di minaccia verso amministratori locali. Un dato che induce a pensare ad un possibile collegamento con una matrice mafiosa. In generale, le minacce di stampo mafioso si caratterizzano per le modalità e i mezzi con le quali si estrinsecano: l’incendio, l’invio di proiettili, alcuni tipi di lettere minatorie, l’utilizzo di ordigni ed esplosivi, il recapitare parti di animali presso l’abitazione dell’amministratore o nei pressi dei palazzi municipali”.

A PAGINA 5 – UNA MINACCIA SU QUATTRO NON HA MATRICE CRIMINALE

A PAGINA 6 – LA “QUESTIONE IMMIGRAZIONE” GENERA MINACCE E INTIMIDAZIONI

A PAGINA 7 – LA SINTESI DEL RAPPORTO PER IL LAZIO E LA PROVINCIA DI LATINA

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