Nasce l’Associazione cittadini per la tutela dei beni comuni di Formia

“Acqua nelle nostre case, mai più nelle strade”, questo il motto della nuova associazione formiana, che come spiegano nella nota “Dalle battaglie e manifestazioni che ci hanno visto protagonisti da questa estate, che ci hanno visto lottare per un bene universale e primario come l’acqua, nasce la nostra Associazione. L’Associazione rappresenta il momento finale di un ampio processo di discussione e di confronto sulla tutela dei beni comuni, che non sono solo l’acqua, l’aria, il territorio da cui dipende la nostra sopravvivenza ma anche la pace, la sicurezza, l’istruzione e lo sviluppo.

Nasce e dà voce all’insoddisfazione e all’insofferenza per quelle politiche pubbliche che hanno generato l’attuale crisi di sfiducia nelle istituzioni e nella rappresentanza politica. Ne sentiamo la necessità per poter lavorare in modo autonomo ed in virtù di un discorso più ampio che vede nella partecipazione l’essere protagonisti della gestione del bene pubblico. Non serve al riguardo presentare un lungo elenco “di cose da fare”. Le priorità sono sotto gli occhi di tutti: un’azione amministrativa intelligente e trasparente consentirà di affrontarle. Crediamo che sia tempo di dare un nuovo respiro e nuovo slancio a Formia, un progetto – capace di produrre un’altra qualità della vita, valorizzando lo straordinario ambiente che abitiamo e la qualità delle relazioni che lo arricchiscono; – capace di ricostruire fiducia, realizzando uno sviluppo che promuova alleanze efficaci tra i cittadini e le Istituzioni preposte ad amministrarla; – capace di ricreare l’idea di una città in cui la comunità sia al centro e la difesa del bene comune sia il cardine su cui far girare una nuova economia. – capace di essere espressione di giustizia sociale, lotta alla corruzione e contrasto all’intreccio economia e criminalità organizzata.


Viviamo in un momento di caos istituzionale, in cui è sempre più difficile capire chi fa cosa e dove i ruoli dei diversi attori istituzionali, Comune, Provincia, Regione, ATO, Consorzi, sono sempre più confusi. Primaria quindi la buona amministrazione della città, che consentirà di ritrovare chiarezza a soprattutto trasparenza, ma anche determinare una piccola rivoluzione nel modo di gestire il territorio in un’ottica di aggregazione e interazione. Per parte nostra non verrà mai meno una presenza vigile e un contributo fattivo, perché, in un chiaro quadro di priorità nell’utilizzo delle risorse disponibili, non manchino risposte essenziali e risolutive.”