Pulizie nelle scuole, stipendi arretrati e licenziamenti: “Vicenda drammatica”

Tra stipendi non pagati e annunciati licenziamenti (200 in tutto), sciopero ad oltranza per i lavori che si occupano di pulizie e decoro delle scuole pubbliche di Latina e Frosinone. Una decisione presa giovedì, portando anche a un presidio sotto la sede del Miur di Roma in viale Trastevere, e che andrà avanti fino a data da destinarsi (lunedì ci sarà un nuovo incontro tra le parti). Con i sindacati – nello specifico Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti – hanno messo in risalto situazioni di emergenza sociale, e denunciato gravi illegalità.

“Le aziende coinvolte (Ma.ca, Servizi Generali e Smeraldo) – ha scritto la Filcams Cgil – continuano impunemente a beneficiare di soldi pubblici, e alcuni dirigenti scolastici (soprattutto in provincia di Latina) non stanno ottemperando alle indicazioni fornite dalle circolari ministeriali e a quanto previsto dalle normative in tema di appalti relativamente al pagamento in surroga e/o alle proroghe di appalto”.


Una vicenda che in questi giorni aveva visto intervenire anche l’onorevole grillino Raffaele Trano, e che ora vede entrare in scena il Partito Comunista e il Fronte della Gioventù Comunista di Latina, anche loro ad esprimere innanzitutto piena solidarietà ai lavoratori che da mesi non percepiscono quanto dovuto. “Situazione questa che si ripete ciclicamente (ricordiamo infatti i lavoratori che per protesta salirono sul tetto del liceo Majorana anni fa)”, e “dovuta al fatto che il sevizio non sia più sotto il controllo dello Stato, prestandosi così inevitabilmente alla speculazione sulle spalle dei lavoratori del settore. Questa situazione è figlia dell’estrernalizzazione dei servizi, che come unico risultato ha prodotto un impoverimento di lavoratrici e lavoratori, e una maggiore spesa per lo Stato che, da conti fatti da varie organizzazioni, incrementerebbe di svariati milioni l’anno per lo stesso servizio”.

“Ancora più tragica e drammatica – continuano all’unisono Fronte della Gioventù Comunista e Partito Comunista sezione di Latina – appare la vicenda stando alle dichiarazioni dei sindacati quando parlano di ‘situazione di indigenza ed emergenza sociale’’ delle lavoratrici e dei lavoratori interessati all’appalto della pulizia delle scuole; oltre che di ‘grandissima situazione di illegalità’. Se quanto affermato dai sindacati corrispondesse al vero bisognerebbe ripensare immediatamente a ristabilire un servizio in ‘’house’’. Fa specie infine che personaggi della politica che in maniera indiretta hanno appoggiato vari governi responsabili della distruzione delle scuole pubbliche, parlino di rischio di compromissione al diritto allo studio. E’ il momento questo di unire le lotte di studenti e lavoratori su un fronte unico contro l’attacco al diritto allo studio e al lavoro figlio di un’unica politica di devastazione sociale”.