Elezioni, anche il Consiglio di Stato dà ragione a Guidi: candidatura ok

Consiglio di Stato

Una vittoria a pieno titolo, quella che i mercoledì sera i giudici del Consiglio di Stato hanno notificato al sindaco uscente (e ricandidato) Domenico Guidi con il deposito della sentenza n. 3090/18 contro il ricorso presentato dai candidati della lista Grande Bassiano. 

“La corsa Guidi e dei giovani candidati della lista Bassiano Futura riprende con più forza e vigore, dopo il maldestro tentativo di privare la competizione elettorale delle prossime amministrative, del maggior rappresentante civico e politico della cittadinanza dei Lepini”, dicono a margine gli interessati. “Ma quella di Guidi e della Lista Bassiano Futura, è anche la vittoria di un principio, quello della supremazia della legge sulle interpretazioni giurisprudenziali.


Infatti prima il Tribunale Amministrativo Regionale (sezione di Latina) e successivamente la Terza Sezione del Consiglio di Stato con due sentenze esemplari hanno ribadito l’infondatezza delle argomentazioni prima della Sottosezione Elettorale di Latina (Prefettura ndr) e successivamente dei legali della lista Grande Bassiano. Evidenziando come il principio cardine della norma non può essere strattonato a proprio piacimento. E quindi: se all’interno di una lista elettorale vi sono due firme di troppo (e non 800 come nel caso della sentenza richiamata del Tar Foggia, o peggio quella ribaltata del Tar del Friuli Venezia Giulia) le due sottoscrizioni vengono azzerate, poiché l’apposizione di una doppia firma, seppur depenalizzata resta un reato, che ha preminenza sulla procedura civile.

Ma Guidi e Bassiano Futura intendono rassicurare i sottoscrittori, incappati nella assurda e controversa contesa, non fosse altro che i due anziani firmatari delle due liste, avessero prima apposto la propria firma alla lista Bassiano Futura, e dopo a quella di Grande Bassiano. Il cui candidato sindaco ha voluto trascinare in Consiglio di Stato la questione delle doppie firme, peraltro vedendosi respinte tutte le considerazioni”.