Elezioni in provincia di Latina, il commento del presidente Medici

Usa mezze parole e un linguaggio a volte peculiare Carlo Medici, sindaco di Pontinia e da qualche tempo anche presidente della Provincia di Latina. Una presidenza la sua, segnata dalla “strana coppia” (ma nemmeno tanto alla fine) Pd Forza Italia con l’aggiunta di “Idea” e del suo infaticabile tessitore Enrico Tiero. Medici, fondamentalmente era l’uomo giusto al momento giusto per l’ex senatore Pd Claudio Moscardelli, padre del correntone maggioritario nel Pd provinciale e quindi difficilmente si riuscirebbe a cavare una nota nettamente critica al presidente Medici sul disastroso risultato delle comunali in terra pontina. E infatti Medici commenta inizialmente prende tempo, parlando ancora (al pomeriggio di oggi) di dati “parziali”, come se questi si possano rovesciare da un momento all’altro e concentrandosi anche sui ballottaggi nei vari comuni al voto, sui quali la segreteria provinciale ancora non si è espressa. “Mi sembrano risultati abbastanza frammentari”, dice Medici poco prima della seduta di Consiglio Comunale a Latina che lo vede come ospite istituzionale per parlare del porto di Rio Martino. “Ci sono rilevanti argomenti di località – chiosa ancora Medici, qualsiasi cosa voglia dire questa frase – non è di semplice lettura questa situazione se si guarda solo dal punto di vista politico. Appare evidente che certi personaggi, per esempio nel caso di Cisterna, hanno avuto più peso di altri e già questo spiega molto più di qualsiasi analisi politica quello che sta accadendo”. A lui appare tutto chiaro, ma il risultato è deludente, Medici non lo nasconde. “Il partito non sta vivendo una bella fase, c’è bisogno di una ripartenza sia in ambito locale che nazionale per capire quali sono gli elementi di novità e nel nostro caso si potrebbe ripartire anche da un cambio nei vertici del partito, anche se sicuramente le persone non percepiscono come un problema imminente il nome di una segreteria piuttosto che un altro”. Sicuramente i comuni cittadini non vanno a fare la spesa pensando spasmodicamente chi dovrebbe sostituire il segretario La Penna alla segreteria provinciale del Pd però forse sarebbe bene invece che almeno gli esponenti eletti del Pd un pensierino ce lo facciano. Per Medici però “la segreteria non è il problema principale, non è quello che ci fa perdere. Il Pd deve scendere in piazza anziché fare convegni nelle sale per illustrare i programmi – e poi usa un termine molto più vicino al marketing che non alla politica – è questa la tendenza di oggi. Non è la segreteria il problema a nessun livello. Certo, la mia è la sensibilità di un tecnico e da tecnico considero che per fare le cose bene ci voglia del tempo e se questo tempo per fare le cose con serietà non c’è è meglio lasciar fare ad altri sui temi per i quali occorre lavorare”. E con questo Medici in sostanza invita il neo eletto consigliere regionale Salvatore La Penna a fare un passo di lato dalla segreteria, ma non imputa alla corrente che tutto decide in provincia di Latina, come colpevole della pesante sconfitta del Pd a queste elezioni comunali.