Elezioni in provincia, centrodestra contro civici al ballottaggio

Domenica si è votato solo in 7 dei 33 comuni della provincia di Latina. In molti, non solo a livello locale ma anche provinciale o territoriale, aspettavano delle risposte dalle urne, soprattutto in un quadro politico che continua ad essere in mutamento.

Si attendevano le risposte sul territorio della Lega e del centrodestra in generale, ma anche dei Cinque Stelle, del centrosinistra – Partito Democratico su tutti – e del movimento civico che tanto ha fatto parlare di sé dopo la conquista del capoluogo Latina.


Il responso, piccoli comuni a parte senza simboli di partito, è stato di un centrodestra forte, ma non più a trazione forzista, bensì con leadership leghista, soprattutto nella parte nord della provincia. Ad Aprilia e a Cisterna di Latina, la Lega è il primo partito. Quasi da debacle la situazione di Forza Italia a Cisterna, dove la scelta dell’accordo con il Pd non solo non paga, ma rilega i forzisti all’opposizione con un peso elettorale al di sotto della metà di quello della Lega. Proporzioni analoghe anche ad Aprilia, seppur alleati.

Totalmente assente il Partito Democratico, sconfitto o ridimensionato ovunque (Cisterna 3,94%, Aprilia 6,29%, Formia 6,66%). La scelta elettorale dell’apparentamento su Cisterna con Forza Italia è costato ancora più che altrove in termini di preferenze, ma non è che su altri centri sia andata troppo meglio.

Pesantemente sconfitto il Movimento Cinque Stelle che il 4 marzo aveva fatto vedere cifre da capogiro proprio a Formia e a Cisterna e che nelle amministrative non va oltre rispettivamente il 5,19% e il 10,93%. Una dimostrazione che al di là delle parole che arrivano dai vertici romani che parlano di “Davide contro Golia”, certificano una difficoltà di formulazione di proposta politica locale e ancor più un collegamento sul territorio.

La vera sfida in provincia, sembra non essere più centrodestra-centrosinistra con l’asticella spostata a vantaggio dei primi. Ciò che mostrano i ballottaggi, è lo scontro centrodestra (ormai a trazione leghista, salvo il sud pontino dove regge Forza Italia) contro i movimenti civici. Perché sia ad Aprilia che a Formia è questo lo scenario che viene presentato al corpo elettorale. Una coalizione ampia di centrodestra da una parte e schieramenti scevri da simboli di partito dall’altra. Partiti contro civismo, una divisione che anche dal responso dei ballottaggi del 24 giugno, dirà la sua sugli equilibri politici provinciali, almeno in quelli interni al centrodestra.