Comune di Latina: ecco chi sono i neo assessori del sindaco Coletta

Gianmarco Proietti

Gianmarco Proietti, il matematico “bianco” nuovo assessore al bilancio


Gianmarco Proietti sarà il nuovo assessore al bilancio, finanze, tributi e pubblica istruzione, è nato a Latina nel 1970. Di conti ne dovrebbe capire e non poco visto che è laureato in matematica dal 1998 e dovrebbe anche essere molto pragmatico visto che dal suo curriculum si legge che ha presieduto la sezione locale di “Mathesis”, associazione italiana per la divulgazione delle scienze. Per l’associazionismo poi la sua esperienza principale è stata quella di “Micromacro”di cui è stato presidente e fondatore. Ha lavorato per tre anni presso l’istituto di Geofisica e Vulcanologia e nel 2001 era docente di matematica finanziaria ed informatica presso la Sapienza. E’ stato anche docente presso l’istituto Salesiano Pio XI dove ha insegnato matematica per ben 13 anni e da qui anche la delega all’istruzione sembra calzare a pennello. Fu tra i pochi, durante la polemica iniziata tra Comune e scuole delle suore nei borghi di Latina a schierarsi con il Comune ma non è un matematico anti-clericale, tutt’altro. Invece proviene dal mondo dell’associazionismo cattolico e borghese che viene rappresentato da molti altri esponenti di Latina Bene Comune ed è lui a prendersi un pezzo delle deleghe lasciate a terra accanto al cadavere politico di Antonella Di Muro, ex assessora alla cultura che, appunto, aveva anche la delega alla scuola. Nell’occasione della polemica sulle scuole religiose difese appassionatamente il sindaco con parole degne di un giovane parroco di frontiera: “Mai come oggi, parole quali “ragione, religione e amorevolezza”, fondamento del sistema educativo di don Bosco, sono essenziali per la costruzione e la cura delle relazioni, al fine di essere, prima di tutto, onesti cittadini, condizione necessaria, per chi ha fede, per essere buoni cristiani”. Nel suo curriculum gli addetti stampa del Comune ci tengono a renderci edotti del fatto che il neo assessore ha anche collaborato al testo di un libro digitale scaricabile da Apple Store. Ma non ci dicono quale. Intanto dalle sue prime parole ufficiali da assessore il proietti dice:

“Ho iniziato a fare politica da tanti anni, ma non quella dei partiti ma dal centro giovanile Don Bosco. Ho seguito Lbc dall’esterno. Poi ho fatto anche politica vera, quella dei partiti con il direttivo dei Cristiano-sociali. Sul bilancio ricordo i percorsi che coinvolgono gli ultimi in un’idea di politica nuova. Un bilancio sociale e partecipato. I numeri non sono qualcosa di astratto, i bilanci sono fatti da tante cose, non solo da numeri ed è questa l’economia vivente che dobbiamo comunicare e condividere”.

 

Giulia Caprì

Giulia Caprì, la gregaria che viene dal cuore di Latina Bene Comune

Giulia Caprì prende il posto di Felice Costanti, il dirigente Monsanto che aveva la delega alle attività produttive fino a ieri. E’ laureata in giurisprudenza e per tre anni (dal gennaio dell’87) ha esercitato la professione di avvocato come praticante ed ha avuto un ruolo come mediatore civile e commerciale presso alcune aziende oltre ad esperienze, sommariamente descritte nella cartella stampa sul suo conto, di docenza in ambito pubblico e privato. L’incarico più importante che si trova nelle poche righe che sono state dedicate alla sua introduzione è quello che ha ricoperto a partire dall’ottobre del 2014 fino al dicembre dello scorso anno, ovvero come responsabile delle politiche del Lavoro per il Ministero del lavoro nella sede di Latina. Ha fatto parte del comitato scientifico di Latina Bene Comune e nel prendere la parola appariva alquanto titubante, per nulla abituata a parlare in pubblico. Del resto, a discapito della sufficienza con la quale il sindaco ha tacciato il rincorrersi dei nomi diffusi dalla stampa sulla sua nuova giunta, quasi tutti sono stati “indovinati” dai giornalisti locali. Il nome “sbagliato” dalla stampa locale era appunto quello di Giulia Caprì alla quale non aveva pensato nessuno, forse nemmeno lo stesso sindaco Coletta per la verità se fosse vera l’indiscrezione che al posto della Caprì aveva, come prima scelta il nome di un’altra donna, quello di Laura Brida, imprenditrice agricola, figura centrale dell’imprenditoria femminile che, con tutto il rispetto per la neo assessora Caprì, era certamente un nome di maggiore spessore. Starà alla Caprì far vedere di che pasta è fatta. Nel suo discorso introduttivo in realtà non ha detto nulla di particolarmente rimarchevole ma dovranno essere soprattutto le azioni a parlare per lei. Nel frattempo si esprime davanti ai giornalisti presenti con grande emozione:

“Per me è stato un fulmine a ciel sereno, nessuno se lo aspettava e ho accettato. Questo non è un rimpasto ma una staffetta per realizzare un lavoro di squadra. Ringrazio Felice che mi passa la staffetta. Io ho fatto parte del comitato scientifico di Latina Bene Comune che oggi è stato dimezzato ma lo spirito è quello di lavorare in squadra per la città”.