Minturno, riqualificazione ex Sieci: project financing dalla Campania

Se ne sta ancora lì, irto nei suoi mattoni rossi corrosi dal tempo volgendo il suo sguardo decadente verso il mare. Scorporato dalla sua identità l’ex complesso “Sieci” torna ad avere una voce.

Sorto sul litorale nel 1880 come fabbrica di laterizi con il suo tipico forno Hoffmann, era dedito alla produzione di mattoni e  tegole marsigliesi esportate anche in Sud America attraverso la via del mare. Chiuso nel 1982, venne acquisito all’asta nel 1983 dal Comune di Minturno con tutti i suoi 5 ettari di pertinenza. Negli anni si sono  susseguiti molteplici progetti riqualificativi dell’intera area, dove ciascuna amministrazione ha cercato di dare un nome a tanta fatiscenza: dalla Legge Regionale n.58/1991 proposta da Antonio Signore prefigurante una partnership pubblico/privato, gli interventi di restauro datati 1994 a cura dell’amministrazione Romano, una fittizia ipotesi di realizzazione all’interno del comprensorio della Scuola della Guardia di Finanza, giungendo poi alla nota convenzione stipulata nel 2002 tra l’amministrazione Graziano e l’ I.S.M.E.F. (Istituto Mediterraneo di Formazione per le Professioni Nautiche).


Ogni buon proposito non ha lasciato tracce. Il rudere ha continuato a giacere nella sua ombra. Uno spiraglio lo si ebbe col progetto culturale “Cattedrali del Mare” che mirava a promuovere uno sviluppo sostenibile nelle aree costiere, con valorizzazione dei territori dovuti all’avvento della Rivoluzione Industriale. Lo spunto era fornito dal libro “Cattedrali dell’Archeologia Industriale“ realizzato a più mani sotto la supervisione dell’architetto Francesco Calzolaio. Ma il buio incombette ancora con la sua presenza.

Eppure nell’ombra e tra lo scorrere del tempo qualcosa si è agitato: il 10 luglio in Giunta è stata approvata una delibera di indirizzo con cui è stato dato mandato al dottor Pasquale Serao, responsabile del settore Urbanistica e Ambiente, di attivarsi al fine di fornire un supporto tecnico logistico ad un soggetto imprenditoriale privato promotore di una proposta progettuale di finanza di riqualificazione dell’intera area Sieci. La società promotrice è la Cipa S.p.A. con sede a Sorrento (NA) in via Rubinacci 10. Si tratta, certo, di una prima istanza di accesso al sito e alla relativa documentazione, ma è auspicabile che sia l’esordio di un percorso bilanciato tra l’esigenza di realizzare spazi pubblici rispondenti ai vari interessi della collettività e la creazione di poli commerciali incentivanti del settore turistico ed imprenditoriale. Al “gigante rosso” forse verrà restituito il suo volto in cui riconoscersi ancora.