Rapina al portavalori: il secondo bandito arrestato al ristorante

Gli agenti della Questura di Latina hanno individuato, sottoponendolo questa mattina a fermo di polizia giudiziaria, in quanto gravemente indiziato del delitto di rapina pluriaggravata, Andrea Ciufo, 43enne del capoluogo. In base alle indagini, è ritenuto uno dei partecipanti all’assalto al portavalori avvenuto nel quartiere Q4 di Latina, che aveva già portato ad un arresto. Un insospettabile, Ciufo, conosciuto agli archivi delle forze dell’ordine solo per reati contro il patrimonio. 

Le indagini condotte dagli investigatori della squadra Mobile, eseguite attraverso comparazioni di immagini fotografiche, accertamenti tipici e anche con il supporto di attività tecnica, hanno consentito di identificare nel 43enne colui che, in concorso con Cristian De Lucia già in arresto, ha aggredito e ferito a scopo di rapina il dipendente dell’istituto di vigilanza Coop Service che il 20 luglio scorso avrebbe dovuto rifornire lo sportello Atm dell’istituto bancario Unicredit ubicato all’interno del centro commerciale “Lestrella”. Un colpo in cui i malviventi erano riusciti a trafugare 68mila euro, oltre che la pistola in uso alla malcapitata guardia particolare giurata.


Le risultanze investigative sono state condivise pienamente dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Latina Valerio De Luca, il quale ha emesso provvedimento di fermo ex art. 384/1^ comma c.p.p. proprio nei confronti di Ciufo.

Anagraficamente residente in provincia di Treviso, ma di fatto senza una dimora fissa, non è stato facile rintracciarlo. Almeno fino alla serata di ieri, quando il personale diretto dal vicequestore. Carmine Mosca e coordinato dal vicecommissario Roberto Dalla Costa ha rilevato la presenza del malvivente all’interno di un ristorante cinese del capoluogo. Era andato a cena con degli amici. “L’intervento dei poliziotti è stato così fulmineo e determinato, nonostante il rischio che potesse essere armato, da non consentire alcuna possibilità di reazione”, spiegano dalla Questura.

Compiute le formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Latina, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.