Mare torbido, i primi risultati delle analisi confermano: nessun rischio

Pur parziale, l’attesa conferma è arrivata. I bagnanti possono stare tranquilli: fino a prova contraria, il mare torbido dei giorni scorsi non era dovuto a fonti di inquinamento. E le prime risultanze delle analisi delegate all’Arpa hanno appurato l’assenza, nei campioni prelevati presso le aree maggiormente interessate dal fenomeno, di escherichia coli. Ricalcando a riguardo gli esiti di quelle effettuate lo scorso luglio, quando era stata esclusa pure la presenza di enterococchi fecali, questa ad oggi ancora formalmente al vaglio per quanto riguarda le ultime campionature.

Almeno in questo caso, dunque, niente scarichi fognari abusivi o depuratori malfunzionanti all’orizzonte. Sulla scia, del resto, di quanto anticipato dalla Capitaneria di porto in concomitanza con la raffica segnalazioni e l’allarmismo seguito alla particolare colorazione assunta dalle acque di alcuni tratti del litorale pontino. Un fenomeno riscontrato soprattutto tra Fondi e Sperlonga – investendo in maniera secondaria Terracina e Sabaudia -, e che ha visto la Guardia Costiera effettuare dei tempestivi sopralluoghi da cui erano già giunte le prime rassicurazioni. Adesso, a corroborare gli accertamenti iniziali anche la prima parte delle analisi. All’origine della torbidità riscontrata, secondo le autorità ci sono fenomeni squisitamente naturali. Dall’eutrofizzaione al maltempo, che ha riversato in mare materiale proveniente dai corsi d’acqua interni.


“Rimane il disagio ‘visivo’, ma sicuramente non c’è un problema di inquinamento e di divieto balneazione. I dati dei campionamenti sono nella norma”, conferma il sindaco di Fondi Salvatore De Meo. Aggiungendo di aver scritto al Consorzio di Bonifica lamentando l’accaduto, con tutta probabilità collegato, in zona, alla manutenzione del canale Pedemontano, e di aver comunque chiesto a chi di dovere ulteriori controlli anche nei giorni successivi. Sul fronte inquinamento, tra l’altro, a Fondi è stato appena attivato un occhio hi-tech. Quello dei droni: il primo cittadino ne ha chiesto l’utilizzo al Parco Ausoni, con l’obiettivo di rilevare dall’alto eventuali scarichi irregolari. Mercoledì il primo volo operativo, dal mare all’entroterra.

A PAGINA 2 – IL DOCUMENTO DELL’ARPA