Aprilia, crollo nella scuola di Campoleone: le parole dell’assessore Caporaso

Il Comune di Aprilia

Un crollo inaspettato, un rischio incredibile per i bambini che tra pochi giorni avrebbero dovuto rientrare dalle vacanze estive e occupare i banchi di una scuola a Campoleone, una frazione di Aprilia. Una vicenda incredibile ma purtroppo già vista quella che ha interessato una scuola elementare nella quale è crollato un controsoffitto. Si tratta di una scuola elementare con cinque aule che fa parte del complesso di scuole dell’Istituto comprensivo Menotti Garibaldi di Aprilia; una decina di maestre e circa 100 bambini. Fortunatamente gli studenti non sono ancora rientrati e quindi non ci sono stati feriti, ma l’apprensione ora è tanta. A scoprire il crollo sarebbe stata già sabato mattina fa una bidella che ha trovato i calcinacci nelle aule ed ha chiamato i responsabili. Ma la notizia si è diffusa solo in queste ore. Proprio oggi è avvenuto il secondo sopralluogo nell’edificio che – oltre al danno anche la beffa – non è di proprietà del Comune ma era in affitto, fatto questo piuttosto peculiare. L’assessore ai lavori pubblici di Aprilia, Luana Caporaso, ha già incontrato i genitori degli alunni per rassicurarli sul pronto intervento del Comune per avviare un piano “B” in grado di permettere ai loro bambini di iniziare le scuole in tempo, come previsto, l’undici di settembre, ma è difficile ridimensionare i fatti ad una mera questione organizzativa, non dopo che da anni a Campoleone si cerca invano una soluzione per un plesso scolastico più agibile e non mentre il Comune paga un affitto per un immobile che crolla in pezzi. E’ lo stesso assessore della Giunta Terra a spiegarci le prime impressioni sull’entità dei danni, i costi e le conseguenze di questa situazione.

Ci può dire qualcosa sull’entità del danno?
L’entità del danno non posso quantificarlo, ma i Vigili del Fuoco presto ci daranno un responso certo con il loro verbale. Abbiamo subito avviato una verifica della struttura per intero perché stiamo parlando di cinque aule, ingresso e bagno. E’ un plesso piccolino ma dobbiamo verificare tutto. Sono crollati pezzi di intonaco e alluminio, poteva essere potenzialmente pericoloso sebbene meno di quello che ci si aspetta dal crollo di un tetto ma era il controsoffitto. Ma comunque è assolutamente imprevisto e inaccettabile anche perché non ci è stata segnalata alcuna fragilità da parte del proprietario.


L’immobile è in affitto, a che prezzo e chi è il proprietario?
L’immobile è sito in un ex capannone industriale riconvertito nel 2008 a scuola con un regolare progetto presentato in Comune. DI proprietà di un imprenditore che di cognome fa Mazza e che opera nella zona. Per anni in alternativa a questa struttura abbiamo cercato di stringere accordi a livello sovracomunale – magari con la vicina Lanuvio – per fare unire gli istituti dei nostri due comuni. Ma problemi burocratici e l’aumento dei nostri iscritti (rispetto al passato in cui avevamo classi con più anni insieme perché c’erano pochi studenti la scuola è molto cresciuta) ci ha precluso questa soluzione. Per rispondere alla sua domanda però, l’affitto del complesso costa circa (non ho i documenti qui davanti ma ricordo abbastanza bene) circa 46/48 mila euro l’anno.

L’ultimo controllo che è stato fatto dal Comune all’interno della scuola quando è stato?
La procedura per un immobile in affitto è differente da quella di un immobile pubblico. Personalmente io sono entrata dentro questa struttura alla fine dell’anno scolastico, mentre i tecnici del Comune sono entrati nelle aule con dei sopralluoghi a seguito della segnalazione di una perdita nella quale abbiamo richiesto la manutenzione straordinaria al proprietario lo scorso inverno che ha eseguito presentando anche il progetto al Comune.

Sono prevedibili sanzioni al privato ora?
Stiamo aspettando il verbale dei Vigili del Fuoco, serve la carta scritta e laddove dovessimo rilevare delle mancanze del privato faremo le nostre valutazioni. Per il momento dobbiamo muovere 100 bambini da questo istituto e già domani avremo le idee più chiare e agiremo di conseguenza a seconda di chi verrà identificato come eventuale colpevole. Per il momento però non mi va di fare accuse in mancanza delle certificazioni che arriveranno solo con il verbale dei Vigili del Fuoco.

Queste le parole dell’assessora. Al di là dello scampato pericolo e dell’impegno della Caporaso a risolvere la questione un fatto, se abbiamo bene inteso, si squaderna davanti a noi franando proprio come i calcinacci del tetto di questo ex capannone adibito a scuoletta di periferia. Ridendo e scherzando, se i prezzi sono restati invariati, la struttura è costata al Comune quasi mezzo milione di euro in canoni di affitto, il tutto per far andare a scuola i bambini dentro un ex sito industriale adibito (con tutta la buona volontà e tutti i crismi della legge quasi certamente). Prezzo che sarebbe stato più che sufficiente per riammodernare un vecchio edificio del Comune e riconvertirlo a scuola con tutti i crismi o magari comprare uno stabile nuovo. Anche questo ci svela il crollo di un controsoffitto fortunatamente senza conseguenze e per le quali ancora si aspettano le analisi dei periti dei Vigili del Fuoco che potrebbero arrivare proprio in queste ore.