Lago di Fondi, fiamme sul pontile appena assegnato. Il Parco: “Dolose”

Un improvviso incendio di probabile origine dolosa nei pressi del Lago di Fondi ha rischiato di mandare in fumo soldi pubblici per centinaia di migliaia di euro. Quelli che tre anni fa sono stati utilizzati per il restyling della vecchia idrovora di Canale Portella e dell’adiacente pontile in legno, nel territorio del Comune di Monte San Biagio, all’interno del perimetro del Parco regionale dei Monti Ausoni. Circa 400mila euro complessivi, oltre 100mila dei quali usciti dalle casse municipali, i finanziamenti destinati per l’opera. Che ha rischiato di andare a fuoco giusto a qualche settimana dall’avvenuta assegnazione in concessione e dagli ultimi lavori effettuati.


Il rogo è divampato lunedì pomeriggio partendo da alcune sterpaglie, per portare poco dopo sul posto per le operazioni di spegnimento e bonifica i vigili del fuoco, supportati dai volontari del Centro operativo Circe sotto l’occhio dei Guardiaparco e del delegato alla Protezione civile Romeo Biagio Pernarella. Un intervento tempestivo, quello degli operatori dell’anticendio, lesti ad evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente. I cento metri di pontile, destinato all’attracco di piccole imbarcazioni da pesca, sono stati intaccati sono in parte, benché dal Parco si parli di gravi danneggiamenti. Soltanto lambito il manufatto accanto, che ai tempi della bonifica ospitava un’idrovora e che con l’intervento di rifacimento del sito è stato adibito alla prima lavorazione del pescato.

Un episodio da inquadrare formalmente, ma sulla cui natura dal Parco Ausoni non hanno alcun dubbio: i vertici dell’area protetta definiscono il rogo “un gesto gravissimo” di “evidente causa dolosa”. Tanto da essersi subito mossi: “L’Ente Parco ha provveduto, tramite il servizio Guardiaparco, a denunciare quanto accaduto alle autorità competenti che stanno già indagando. Ci si augura che i responsabili, al momento ignoti, possano essere subito individuati e denunciati”.

A prescindere dalle certezze dell’ente con sede nella vicina Fondi, una tempistica in apparenza piuttosto particolare, quella dell’incendio. “Solo da pochissimi giorni – spiegano dal Parco – era stato portato a compimento l’intervento di ripristino e risistemazione di tutte le parti infrastrutturali lignee, ubicate nelle acque interne del Canale Portella con relative attrezzature di supporto alla pesca da parte del personale dell’area tecnica”. E da poco, come già accennato, c’era peraltro stata l’assegnazione in concessione delle infrastrutture in questione, lo scorso luglio finite nelle mani della Cila – Confederazione italiana lavoratori artigiani.

Arcangelo Di Cola

Assegnazione preceduta dalle contestazioni dell’amministrazione comunale del posto: a inizio estate l’assessore alle Attività produttive con delega allo Sviluppo economico di Monte San Biagio, Arcangelo di Cola, si era lamentato del mancato coinvolgimento del Comune nella gestione del sito vista lago di Canale Portella, considerato altamente strategico dal punto di vista turistico. Proprio Di Cola era tra i presenti al momento dell’intervento delle squadre antincendio. E sia durante che dopo il loro intervento si è lasciato andare a dure accuse: contro il Consorzio di Bonifica, che a suo dire “ha fatto un pessimo lavoro, lasciando erba secca sull’argine”; contro lo stesso Parco Ausoni, da dove per l’assessore “nessuno ha controllato”. “Non ha saputo fare nulla per tutelare questo bene pubblico”, sostiene riferendosi all’ente regionale. Con un’ulteriore sottolineatura: “Ho denunciato più volte lo stato di incuria in cui versavano pontile e idrovora. Ho fatto battaglie per dare dignità al sito e tutelare i soldi spesi dai miei concittadini”.

Paola Marcoccia

Parole “poco attinenti” alla luce dei recentissimi interventi di ripristino e sistemazione, e quindi viste nel complesso come un mero tentativo di farsi pubblicità, secondo il circolo Legambiente di Monte San Biagio. Che pure ha condannato con fermezza l’incendio, invitando le autorità ad accendere i riflettori: “Un atto gravissimo per il nostro territorio” dice la presidente Paola Marcoccia. “Il circolo condanna fermamente questi atti vili, che danneggiano l’intera comunità e il lavoro di tutte quelle persone che quotidianamente sono impegnate per difendere il nostro territorio”. Per un episodio, rimarca la presidente del circolo di Legambiente, “da non sottovalutare né da lasciare in pasto alle consuete e squallide speculazioni politiche”.

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