La lotta dei lavoratori Coop ha spostato l’asse della trattativa

“Grazie ai 1500 lavoratori che in sciopero hanno manifestato con grande dignità e responsabilità ieri, 26 settembre sotto al MISE a Roma, il Ministero ha accolto le richieste di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, di intimare all’azienda il blocco di un piano industriale senza alcun senso logico e l’imminente cessione dei punti vendita interessati (Frosinone, Fiuggi, Colleferro, Aprilia, Pomezia 16 Pini, Pomezia Via Cavour e Velletri).

La protesta dei lavoratori

Il MISE si è reso disponibile a riconvocare le parti solo dopo che l’Azienda ufficializzi il ritiro del piano industriale scellerato messo in campo che comprendeva la cessione dei punti vendita. Solo dopo tale ufficializzazione, nel prossimo incontro ci sarà la disponibilità delle parti sociali e del Ministero stesso a discutere di un nuovo piano industriale che preveda efficienza produttiva, rilancio delle vendite ma con il mantenimento dei negozi sul territorio del Sud Lazio e, soprattutto la salvaguardia occupazionale.


Un ringraziamento va a tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno scioperato e attivamente hanno partecipato alla lotta, ai Sindaci dei territori del sud del Lazio presenti all’incontro, ai Parlamentari presenti e all’Assessore regionale Claudio Di Berardino che, insiemeal Ministero, hanno sostenuto le posizioni di Cgil, Cisl e Uil, comprendendo le ragioni della protesta e le incongruenze di una Direzione Aziendale che punta solo a risparmiare sulla pelle dei lavoratori, “sfogliando il carciofo” con la chiusura o la cessione graduale di punti vendita da sud a nord.

Il risultato raggiunto è importantissimo, ma l’obiettivo è ancora lontano, per cui la lotta unificata dei lavoratori di Unicoop Tirreno e Distribuzione Centro Sud continuerà per raggiungere il risultato finale: la Coop deve restare nel Lazio e con lei i lavoratori.

Se la Cooperativa non dovesse tenere in considerazione neanche le indicazioni del Mise e delle istituzioni come fino ad oggi ha fatto con i lavoratori, lo scontro sociale sarà durissimo ed irreversibile, per questo manterremo alta l’attenzione”.