Manager spiata, condannato un investigatore privato

Accusato di aver cercato di controllare illecitamente una manager del capoluogo pontino, dipendente di una multinazionale, un investigatore privato è stato condannato a sei mesi di reclusione dal Tribunale di Latina.

Una sentenza emessa a carico di Roberto Albera, 60 anni, di Monopoli Val d’Arno, accusato di interferenza illecita nella vita privata.


I fatti risalgono al 2012. La British American Tobacco Italia spa, colosso nel settore dei tabacchi, con sede legale a Roma, diede incarico a un avvocato di ingaggiare un’agenzia investigativa privata di controllare i propri dipendenti dell’area managment, un’iniziativa giustificata con la tutela del patrimonio ambientale.

Venne incaricata l’agenzia investigativa “I professionisti” e l’investigatore Albera, il 21 marzo 2012, cercò di piazzare un gps sotto l’auto aziendale della latinense, per controllare gli spostamenti della donna tramite il satellite.

L’investigatore venne però visto compiere l’operazione mentre l’auto era parcheggiata davanti alla scuola frequentata nel capoluogo pontino dalle figlie della manager.

Altre mamme lì presenti diedero l’allarme e, temendo che si trattasse di una bomba, giunsero sul posto i carabinieri.

Scoperto l’accaduto, la manager, che fino a quel momento non aveva avuto alcun problema e neppure un richiamo da parte della Bat spa, presentò una denuncia.

L’investigatore è stato indagato, mandato a giudizio e la dipendente della multinazionale si è costituita parte civile tramite l’avvocato Silvia Siciliano.