Desirée, primi fermi per la morte della 16enne pontina

Due decreti di fermo per due indiziati per la morte di Desirée: due uomini, un 27enne e un 43enne.

La Polizia di Stato di Roma ha eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica nei confronti di un 27enne e di un 43enne entrambi senegalesi, irregolari sul territorio italiano, ritenuti responsabili, in concorso con altri soggetti in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti, omicidio volontario, commessi nei confronti della giovane Desirée Mariottini.


Il fermo è stato disposto a seguito delle attività investigative incessantemente svolte dai poliziotti della squadra mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo, coordinate dai Magistrati del Gruppo Violenze della Procura della Repubblica di Roma che hanno permesso di accertare che i fermati, in concorso con altri soggetti in via di identificazione, nel pomeriggio del 18 ottobre hanno somministrato sostanze stupefacenti alla minore in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.

Quella che appare come una svolta netta nelle indagini per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne pontina trovata senza vita tra giovedì e venerdì in un edificio abbandonato a Roma, nel quartiere San Lorenzo. In circostanze che, oltre alla tristezza per una dipartita tanto prematura, lasciano intravedere l’orrore: secondo le ipotesi investigative maggiormente battute, la minore è venuta a mancare dopo essere stata drogata e costretta a subire una violenza sessuale di gruppo. E, tra le ipotesi di reato, c’è quella di omicidio.