Morte di Desirée, l’arresto del quarto ricercato in fuga – VIDEO

Anche il quarto sospettato per la morte della 16enne pontina Desirée Mariottini è finito nella rete delle forze dell’ordine. Africano come gli altri fermati nei giorni scorsi, è accusato di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario. Si tratta di Yusif Salia, gambiano che da Roma aveva trovato rifugio a Foggia. 

Lo hanno rintracciato ieri gli agenti delle squadre Mobili di Roma e Foggia, del Commissariato di San Lorenzo e della polizia scientifica, all’interno di un’area occupata abusivamente. Una terra di nessuno, come quella in cui ha perso drammaticamente la vita la giovanissima pontina: “La zona individuata è quella adiacente al C.A.R.A., ove insiste un insediamento di cittadini extracomunitari che non hanno più titolo ad essere ospitati all’interno della struttura”, ha spiegato la polizia. “Per tale ragione è stata interessata la Squadra Mobile di Foggia il cui personale, congiuntamente ai colleghi di Roma, a seguito di incessanti servizi di osservazione ed appostamento, è riuscito ad individuare una delle tante baracche dove il ricercato poteva nascondersi. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, che ha coordinato tutta l’attività, gli investigatori hanno effettuato un intervento rapidissimo all’interno dell’insediamento abusivo, dirigendosi verso la baracca che è stata immediatamente circondata dai poliziotti. Gli agenti hanno sfondato la porta di ingresso e, dopo aver fatto irruzione, hanno individuato e catturato il cittadino extracomunitario ricercato che ha dichiarato diverse generalità, spacciandosi per un’altra persona. Posto in sicurezza, lo stesso è stato compiutamente identificato e subito dopo dichiarato in stato di fermo e condotto in Questura”.


Dopo la cattura è stata effettuata un’accurata perquisizione all’interno della baracca, dove è stato rinvenuto svariato quantitativo di stupefacente: 11 chili di marijuana suddivisi in 50 pacchi, 194 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi, due buste di resina per un totale di 122 grammi e 4 dosi di metadone. Inoltre, sono stati rinvenuti una pistola giocattolo e un bilancino di precisione. Tutto lo stupefacente trovato era nell’esclusiva disponibilità di Salia, che si trovava da solo nell’abitazione. Dell’operazione di polizia giudiziaria è stata informato il pm di turno della Procura di Foggia che ha disposto, per quanto concerne la detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, l’arresto e la traduzione dello straniero presso la casa circondariale del capoluogo pugliese.

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