Formia, Commissione Servizi Sociali: il ruolo dello Sprar sul territorio #VIDEOINTERVISTE

Il Comune di Formia

Si giudica sbagliato o inappropriato ciò che non si conosce , potrebbe essere invece l’occasione per comprendere. Comprensione e chiarezza sono stati i temi che hanno animato il confronto a più voci, quelle della maggioranza e minoranza , in seno alla Commissione Servizi Sociali tenutasi il 7 Novembre nella sala consiliare del Comune di Formia.

Fondamentale ordine del giorno è stato il ruolo sul territorio formiano dello SPAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Il coordinatore del progetto “Formia: Terra d’Asilo” –SISTEMA di PROTEZIONE per RICHIEDENTI ASILO e RIFUGIATI, Daniele Di Russo ha fornito una panoramica esaustiva dell’intero progetto: “Il progetto SPRAR- Formia Terra d’Asilo ha inizio ufficialmente l’11 luglio del 2016. Premesso che lo SPAR è il fiore all’occhiello sul territorio nazionale dell’agglomerato di servizi che un sistema di accoglienza può offrire non inteso come un welfare parallelo ma avvalendosi di servizi pubblici mettendo al centro proprio la persona accolta e facendo rete. La rete è indispensabile sì per l’utente beneficiario ma anche per gli operatori pubblici che si trovano ad interfacciarsi con una nuova utenza  che porta con sé una complessità enorme. Grazie alla trasversalità ricca di professionisti multidisciplinari si fa fronte a tale problematica. La capienza massima degli ospitanti all’interno del progetto è di 25 persone suddivise in 13 uomini e 6 donne più due nuclei familiari di 3 persone.


Ad oggi i nuclei familiari sono composti da 4 persone e quindi il numero di donne si riduce a 5 e di uomini a 12. I beneficiari vinono in appartamenti dislocati nella città di Formia siti in via Rotabile, via Conca, via Lavanga, via Orto S. Giovanni, via Ferrucci. Sono messi a disposizione 2 appartamenti per i nuclei familiari, uno per le donne e tre per gli uomini. L’accoglienza integrata si sostanzia con la rima esperienza di vitto ed alloggio ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale ed umanitaria fino al 5 Ottobre. Con l’introduzione del DL 1137 2018 cd. ‘ Decreto Sicurezza’ vengono escluse dall’accoglienza le persone richiedenti asilo e quelle titolari di protezione umanitaria.” “ Appena giunti a Formia_ aggiunge Di Russo_ vengono dotati di spesa secca e fresca, un kit vestiario, effetti letterecci, kit igiene personale e pulizia locali, erogazione mensile di vitto (5€ al giorno) su scheda prepagata o in contanti, erogazione mensile di pocket money (3€ al giorno) su scheda prepagata o in contanti, biglietto per il trasporto pubblico Co.Tra.L / ATP. Una tantum viene emesso un contributo abbigliamento con dotazione di una gift card oviesse pari all’importo di 100€.

E’ pur vero che spesso si riceve una dotazione vestiaria in buone condizioni proveniente dai centri solidali. I beneficiari, dopo un primo orientamento al territorio vengono accompagnati nelle strutture di destinazione e qualche giorno dopo con l’ausilio di un mediatore viene sottoscritto il patto ed il regolamento d’accoglienza presso gli Uffici dell’Ente Comunale. Questo è tradotto nelle lingue proprie dei beneficiari  e mediante tale sottoscrizione i beneficiari iniziano il loro percorso sul territorio al fine di garantire loro la riacquisizione della propria vita in autonomia. Vengono assistiti nell’Iscrizione Anagrafica, al Servizio Sanitario Nazionale, presso il CPIA (Centro di Istruzione Provinciale per Adulti) di Formia per certificare il livello di alfabetizzazione della lingua italiana ed eventualmente attuare il percorso per conseguire la Licenza Media. Anche nel rilascio del Codice Fiscale o della Tessera Sanitaria sono seguiti passo passo.”

L’accoglienza per i beneficiari di protezione internazionale non può essere superiore a 6 mesi anche se sono possibili proroghe per circostanze straordinarie debitamente motivate in relazione a percorsi d’integrazione avviati o a comprovati motivi di salute. Il dirigente del Servizio Sociale Comunale, Francesco Purificato, ha sottolineato quanto sia stato importante l’apporto dello SPRAR per le Istituzioni che si sono trovate a far fronte ad esperienze nuove come i minori stranieri non accompagnati _” di fronte ad un minore straniero non accompagnato il primo ostacolo è sicuramente la lingua ed in questo siamo stati aiutati. Un grande aiuto l’abbiamo avuto, noi come Comune per l’accesso ai fondi della Prefettura perché c’è da sapere che la persona individuata e segnalata sul territorio diviene ‘un problema’ del Comune in termini di istruzione.

La Prefettura non ha mai mandato informazioni chiare al Comune per informare che a fronte dell’esborso c’è un rimborso pari a 45€ giornaliere. Lo SPRAR ha dato utili nozioni burocratiche/ amministrative.” L’invito della Presidente della Commissione Servizi Sociali, Rossana Berna, al Dott. Di Russo è stato illuminante riguardo il dubbio sulla provenienza dei fondi a sostentamento degli accolti nel comune Formiano. Non ha esitato Di Russo a chiarire che “ Il progetto è finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo (FNPSA), pluriennale vincolato del Ministero dell’Interno. Da tale fondo viene erogato il finanziamento all’Ente Locale che partecipa per il 5% con una quota di cofinanziamento realizzata attraverso la valorizzazione delle risorse umane. L’Ente paga l’Ente gestore ad emissione di fattura, dopo che il rendiconto è stato validato dal revisore dei conti.”  L’assessore alle Politiche Sociali aggiunge che “ ci dovrebbe essere maggiore apertura al conoscere il sociale  al fine di evidenziare il grande intervento umano che c’è dietro”. Ogni essere umano è unico: rispettare la sua diversità integrandolo nella propria significa difendere la propria e l’altrui libertà.

INTERVISTA assessore Giovanni D’Angiò

INTERVISTA Daniele Di Russo, coordinatore Sprar Formia