A Minturno successo per “Femmene”, uno spettacolo sull’universo femminile

Tra un canto d’amore che attraversa Napoli e l’America Latina, va in scena ‘Femmene’.

Nel Castello Baronale di Minturno il 16 dicembre Il talento partenopeo Nunzia Schiano ha raccontato l’universo di mogli, madri, lavoratrici instancabili con delicata ironia, realismo e cocente amarezza. Un atto unico per la regia di Niko Mucci dove l’interpretazione della Schiano si mescola alla voce ipnotica e suadente di Myriam Lattanzio ed al suono della chitarra di Edo Puccini e la fisarmonica di Vittorio Cataldi.


I ritratti femminili si susseguono sul palco mettendo in risalto quell’universo di creature fragili, diverse che al momento opportuno traggono da se stesse una forza incredibile che mostrano al mondo. L’ attrice partenopea incarnando ‘Nostra Sigmora dei Fririelli’ svela una donna che incassa colpi di ogni sorta (cambio di religione della figlia, omosessualità del primogenito, relazione della sorella con un ragazzo di colore) e dopo lo sconcerto iniziale riesce a guardare oltre gli imprevisti scoprendone comunque la bellezza nella diversità. Uno spettacolo coinvolgente che fa riflettere però sul fatto che essere femmina oggi significa essere ancora preda di sessismo,preconcetti,violenza psicologica e fisica,fintamente celebrata l’ 8 Marzo come se solo in quel giorno la donna è visibile al mondo. In un toccante monologo la Schiano ricorda: “Femmene sono le donne che vedono con mille occhi nascosti, quelle che sognano a colori. Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro. Sono quelle che quando la vita non ha alcun sapore danno sapore alla vita. Femmene siamo l’ altra metà del cielo, chella ca mantene sta terra e addó s’appoja o’ ciel pe nun carè”.

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