Mafia sì, mafia no: una questione di «palle». Tra accuse di negazionismo e difese indignate

Ad ogni modo, dal resoconto post audizione stilato sul proprio sito internet da Gaia Pernarella, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle presente ai lavori di giovedì della Commissione regionale antimafia al posto della compagna di partito e omologa Valentina Corrado, non sembravano trasparire gravi mancanze dei sindaci o comunque anomalie legate alle loro audizioni. 

Gaia Pernarella

«Quello che i Sindaci ci hanno raccontato non è una novità», scriveva venerdì la portavoce pentastellata alla Pisana. «Il territorio della provincia è stato scientemente abbandonato dallo Stato almeno da quarant’anni, come del resto ci hanno sottolineato più volte le tante associazioni con cui abbiamo collaborato nel formulare proposte di contrasto. Una prova è il fatto che le nostre richieste per forze dell’ordine maggiormente specializzate e capaci di opporsi all’intensità dei gruppi criminali che imperversano in provincia, vanno avanti inascoltate dal 2013. Vogliamo che questi incontri con i Sindaci proseguano ma anche, come abbiamo emendato nella scorsa legislatura, che possano essere ascoltati il Prefetto e le forze dell’ordine: tutti conosciamo quali sono le famiglie che agiscono sul territorio e ne drogano l’economia ma ora pretendiamo che l’azione della Regione sullo Stato sia forte e apprezzabile». Nemmeno la conclusione, a dire il vero, lasciava intravedere particolari appunti: «Chiederemo infine l’intervento dei Sindaci anche nella Commissione Parlamentare Antimafia dove siamo certi i Primi Cittadini, troppo spesso lasciati da soli, saranno disponibili a farsi ascoltare perché la situazione migliori traducendosi in politiche concrete e non più rinviabili per tutti i cittadini».


Il video dell’intervento di Pernarella in Commissione

https://www.facebook.com/GaiaPernarellaPortavoceM5SLazio/videos/372862946880442/

A PAGINA 5 – IL SINDACO DI FORMIA CONTRO GLI OMOLOGHI: «HO NOTATO NEGAZIONISMO»

A PAGINA 6 – LA LEVATA DI SCUDI DEI PRIMI CITTADINI SOTTO ACCUSA 

A PAGINA 7 – IL SINDACO DI ITRI: «MIE PAROLE FRAINTESE»

A PAGINA 8 – IL SINDACO DI CASTELFORTE: «AMAREGGIATO»

A PAGINA 9 – IL SINDACO DI MINTURNO: «CONSAPEVOLI DELL’ESISTENZA DI INFLUENZE»

A PAGINA 10 – IL SINDACO DI FONDI: «QUADRO MOLTO CHIARO, C’E’ SOLO BISOGNO DI AGIRE»