Morte per overdose a Pontecorvo, sviluppo nelle indagini: tra gli arrestati una donna che abitava a Formia

“Alle prime luci dell’alba i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pontecorvo, collaborati per l’esecuzione del provvedimento da personale dipendente delle Stazioni Carabinieri di Arce, Ausonia, Esperia e della Compagnia Carabinieri di Formia (LT), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Cassino nei confronti di due uomini ed una donna.

L’attività d’indagine, che ha portato all’arresto odierno delle tre persone, è scaturita dalla morte per “overdose” di un uomo di Pontecorvo, classe 1971, avvenuta lo scorso 9 agosto. Subito dopo il tragico evento, i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo, coordinati dal Pubblico Ministero Dottor Alfredo Mattei, hanno proiettato serrate attività info-investigative nell’ambiente dello spaccio cittadino, riuscendo a risaltare le responsabilità, a vario titolo, dei tre arrestati. In particolare, il primo arrestato F.L., di Pontecorvo, classe 1979, (con precedenti per violazione normativa sugli stupefacenti), è stato indagato per “detenzioni ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”, in concorso con gli altri due (nonché con un’ altra persona, allo stato indagata per i medesimi reati) e per i reati di “omicidio colposo e lesioni” come conseguenza di altro delitto poiché dalle indagini venivano raccolti elementi secondo i quali risulterebbe che fu lui a cedere la dose letale.


Il secondo arrestato F.M., classe 1989, di Pontecorvo e la donna pontecorvese A.M. classe 1984, domiciliata a Formia, (entrambi già gravati da vicende penali per violazione della normativa sugli stupefacenti) venivano indagati invece per “detenzioni ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in concorso”..

Inoltre, nel corso dell’attività d’indagine, sono state sequestrate diverse dosi di eroina, le quali hanno permesso di ricostruire la fitta attività di spaccio al minuto posta in essere dai tre, che erano soliti “rifornirsi” nelle piazze di spaccio del litorale domizio, per poi cederla ad acquirenti locali.

Al termine delle formalità di rito, i due uomini verranno associati presso la Casa Circondariale di Cassino mentre la donna verrà portata al carcere di Rebibbia a Roma.”