Comunità Montana Lepini, continua il lavoro per la riqualificazione dell’Amaseno

Passata l’euforia per l’ottima riuscita dell’evento dello scorso 23 giugno, la XIII Comunità Montana Lepini – Ausoni torna al lavoro sul Contratto di Fiume Amaseno e tutte le attività di cui esso necessita “per essere davvero quello strumento di risoluzione dei problemi e riqualificazione che il nostro territorio merita e che tutti auspichiamo”.

La XIII Comunità Montana Lepini-Ausoni vuole innanzitutto “chiarire che l’evento Adottiamo l’Amaseno è stata un’attività ideata e concepita per promuovere il Manifesto di Intenti del Contratto di Fiume Amaseno, documento che contiene le azioni necessarie a delineare l’intero Contratto di Fiume”.


La XIII Comunità Montana rende inoltre noto che alla manifestazione del 23 giugno ne seguiranno altre, “che verranno organizzate in altri tratti del fiume in collaborazione sinergica con gli altri Enti locali dislocati sul corso del fiume, in quel clima di collaborazione e scambio che ha sempre contraddistinto l’Ente montano”.

“Siamo sempre stati convinti che ci si possa rendere conto delle problematiche di cittadini e territorio solo uscendo dai palazzi della politica e recandosi sul campo – afferma in una nota il presidente Onorato Nardacci – non può che farci piacere, quindi, che anche
altri amministratori e cittadini dopo aver visto le immagini dell’escursione in canoa, si siano interessati alle criticità rappresentate dalle condizioni del fiume e speriamo vivamente che sottoscrivano anche loro il nostro Manifesto di Intenti, cosicché possano essere parte attiva del processo partecipato che è e deve continuare ad essere il Contratto di Fiume”.

La XIII Comunità Montana, infine, tiene “a chiarire che una prima analisi conoscitiva delle acque dell’Amaseno per quanto riguarda il lato pontino, è già in atto grazie al finanziamento ricevuto dalla Provincia di Latina e che l’Ente sta lavorando incessantemente per mettere in atto le stesse attività anche per la parte di fiume che interessa la provincia di Frosinone, affinché si riqualifichi l’intero bacino imbifero del Badino, vero ed ultimo scopo di tutto il lavoro fatto e da fare”.