Itri, derivazione acqua pubblica e pozzi privati: il chiarimento del Sindaco Fargiorgio

In relazione alla questione pozzi sollevata nuovamente da un articolo pubblicato su un quotidiano on line, il Sindaco di itri, Avv. Antonio Fargiorgio, con una nota ufficiale pubblicata ieri mattina (12 luglio, n.d.r.) sulla pagina facebook istituzionale del Comune di Itri, ha chiarito la posizione dell’Amministrazione nei confronti di una problematica alla quale l’Ente sta guardando da tempo e con la massima attenzione.
Il primo cittadino itrano ha richiamato sia l’ordinanza 2/2019 emessa lo scorso mese di febbraio che il verbale sottoscritto lo scorso 2 luglio.

Antonio Fargiorgio, sindaco di Itri

“Intervengo in prima persona, per spiegare la posizione dell’Amministrazione Comunale sull’annosa vicenda dei pozzi privati, anche a seguito di polemiche sorte all’esito di un incontro tenutosi nella serata del 29 giugno u.s. presso la proprietà dei Sig.ri Saccoccio/Ciccone. E ciò faccio perché voglio fortemente che sia chiaro, una volta per tutte, quella che è la volontà ufficiale, mia e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare.


Segnalo che, sin da quando ho affrontato il problema (avviando interlocuzioni istituzionali con Prefettura, Provincia e Regione), ho chiarito che era per me assolutamente prioritario l’interesse dei fruitori finali del servizio, ovverosia dei cittadini le cui case e le cui campagne sono raggiunte dal servizio e che non possono essere privati dell’utilizzo di un bene, l’acqua, che, lo sottolineo, è assolutamente pubblico. Al tempo stesso, ho avviato contatti con gli Enti competenti, per individuare i percorsi normativi corretti, affinché si ponesse fine ad un’anomalia tutta itrana che, negli anni, ha portato alcuni privati, titolari di autorizzazioni per l’emungimento in proprio di acqua non potabile, alla cessione del bene a terzi. In pendenza delle varie interlocuzioni, ho emesso l’ordinanza n. 2/2019 con la quale ho appunto ordinato ai privati proprietari dei pozzi, nelle more della definizione dei procedimenti giudiziari ed amministrativi in itinere, di continuare nell’erogazione del servizio, per evitare problemi di natura igienico-sanitaria e quindi a tutela della salute pubblica e dell’interesse pubblico generale. Questo provvedimento, e ciò sia chiaro a tutti, da una parte allontana il pericolo di una chiusura dei pozzi, così come quello della cessazione del servizio da parte dei singoli gestori (che pertanto non hanno alcun potere contrattuale di paventare chiusure); dall’altra, consente di avere il tempo necessario per cercare di attuare la soluzione giuridica corretta per il superamento di un problema che, e vorrei che nessuno lo dimenticasse, esiste da circa tre decenni e che per la prima volta si è affrontato con fermezza e decisione, recuperando alle casse comunali anche la Tosap derivante dall’occupazione di suolo pubblico, da altri autorizzata. 

Questa posizione è stata da me chiaramente espressa anche nel corso del tavolo tecnico avviato in data 16/05/2019 presso il Palazzo Comunale, cui hanno partecipato 3 tecnici della Provincia oltre che i titolari dei pozzi. Nel verbale da me sottoscritto emerge in maniera inequivocabile la posizione dell’Amministrazione, senza che ci possa essere alcun fraintendimento al riguardo, come penso abbia ribadito il Vice Sindaco, che tutti questi atti conosce e condivide appieno.

Sulle dinamiche contrattuali e sulla redazione degli atti costitutivi per così dire “incriminati”, ho alcune mie riserve, come avvocato ancor prima che come sindaco, che ho già formulato ed espresso all’interlocutore interessato. Ribadisco di essere a disposizione per evitare che il percorso che, di concerto con i superiori Enti, l’Amministrazione Comunale sta portando avanti, possa arenarsi per questioni che, a mio modesto avviso, sono superabili con buon senso e con il rispetto delle regole, etiche oltre che giuridiche”.