Piano di caratterizzazione firmato Paguro, è polemica tra Ruberti e Altissimi

Il Comune di Aprilia

“Mentre la Paguro offre un piano di caratterizzazione che potrebbe aiutare il territorio di ‘La Cogna’ il consigliere pensa solo a fare battaglie contro un singolo imprenditore. Deve rivedere le proprie priorità perché prima viene la salute pubblica e poi le schermaglie (per conto terzi) della politica contro un privato cittadino e un libero imprenditore“. A parlare è Fabio Altissimi, delegato della Paguro. Un intervento, quello dell’imprenditore, che segue la presa di posizione del consigliere Omar Ruberti in commissione Ambiente e Urbanistica, col capogruppo della lista Terra a stroncare sul nascere il piano targato Paguro. Ad essere agitato, lo spauracchio di una nuova discarica.

RubertiIl privato crea confusione ad arte e confonde i piani, creando una correlazione forzosa tra la caratterizzazione-bonifica e la discarica, quasi proponendo un baratto”, aveva detto tra le altre cose Ruberti nel corso dell’ultima commissione. “Su questo dobbiamo essere chiari: le vicende non sono correlate ed è necessari che l’ente, e non il privato, riprenda in mano il provvedimento di bonifica. Ribadito ciò dobbiamo riaffermare in tutte le sedi che noi non vogliamo la discarica per una ragione di programmazione, ma soprattutto perché non è accettabile che qualcuno gestisca il ciclo dei rifiuti in condizioni di monopolio”.


Fabio Altissimi

“La proposta della Paguro srl, in cui la società si propone di affrontare i costi di caratterizzazione di un terreno potenzialmente inquinato, è stata affrontata dalla politica di Aprilia a due velocità”, la replica a mezzo stampa di Altissimi. “Da una parte abbiamo visto interventi qualificati e responsabili di personalità (come il consigliere Boi o il consigliere Moroni) che hanno saputo concentrarsi sugli aspetti più stringenti; la salute pubblica, le leggi, il governo dei territori. Dall’altra parte si sono uditi in aula interventi scarsamente pertinenti, se non proprio a sproposito. In particolare, ci ha colpito la ‘performance’ del Partito democratico, attraverso il consigliere Omar Ruberti. Egli non sembra comprendere la gravità del tema che pesa sulle genti che abitano presso un quartiere la cui riqualificazione urbana è stata voluta con forza dal sindaco Antonio Terra e avallata da Zingaretti. La politica, rappresentata anche dal consigliere Ruberti, ha cercato voti in quell’area ma poi sembra essersi dimenticata di fare acquedotti o depuratori. E infatti parliamo di una zona (località ‘La Cogna’) dove si capta l’acqua da pozzi, spesso anche abusivamente. Ora, alla luce di questo e del concreto pericolo (si spera resti solo un pericolo ipotetico) di inquinamento delle falde acquifere che influirebbe pesantemente nella quotidianità di quelle genti, taluni esponenti politici, e tra questi il consigliere Ruberti, sembrerebbero invece più concentrati ad opporsi ad un imprenditore. A suo modo di vedere, infatti, il piano rifiuti presentato dall’assessore Valeriani (del Pd naturalmente) sarà fatto anche per ‘impedire che soggetti che possiedono impianti possano chiudere il ciclo creando situazioni di monopolio’. È ovvio il riferimento alle nuove linee guida dove il ciclo si chiude in impianti di tritovagliatura (TM) censurati da tempo dalla comunità europea. Ruberti però dimentica che il ciclo non si dovrebbe chiudere nelle discariche ma nel riutilizzo anche come fonte energetica“, continua Altissimi. “Alla luce della Raccolta differenziata le discariche saranno infatti sempre meno utilizzate ma comunque, in minima parte necessarie. Diversamente da quanto prevedono invece le linee guida della Regione, tanto apprezzate dal consigliere del PD, che prevedono già l’abbancamento di 8 milioni di metri cubi nelle solite discariche preesistenti. È davvero difficile credere che si possa ricondurre questa avversione verso l’impresa solo ad antiche reminiscenze ideologiche. Ad ogni modo il consigliere Ruberti dovrebbe rivedere le proprie priorità; prima viene la tutela delle persone e della salute. Poi viene la tutela dell’ambiente; le politiche del territorio e delle leggi che lo garantiscono e solo dopo, molto dopo, le battaglie politiche del PD dettate da stravaganti motivazioni nei confronti di un privato imprenditore e semplice cittadino. Soprattutto quando tali battaglie vengono fatte prescindendo dalla necessaria conoscenza delle materie di cui ci si occupa e dalla responsabilità derivante dalle parole che si proferiscono, specialmente quando risuonano in aule istituzionali. Un ultimo pensiero va al sindaco Antonio Terra, che invece dovrebbe ricordare che il silenzio, in questa situazione, non può essere per lui uno strumento per non partecipare al dibattito, poiché egli è il primo responsabile della salute del suo territorio. Ci auguriamo – conclude Altissimi – che se ne ricordi”.