Abbattimento e ricostruzione dell’Istituto Pollione: gli interventi della politica

L’ubicazione dell’Istituto Comprensivo Vitruvio Pollione di Formia preoccupa anche il Coordinamento Lega di Formia, che tramite il l’intervento di Antonio Di Rocco, coordinatore del gruppo cittadino, innanzitutto esprime disappunto per aver appreso la notizia della riunione, che si é svolta nei giorni scorsi, presso il Comune di Formia, solo attraverso i genitori preoccupati.

“Questi non riescono a comprendere come mai la sede in questione debba essere abbattuta senza che sia configurata la costruzione preliminare della nuova, secondo i parametri di territorio nel contesto dove già incide ed è di rispondenza ai bisogni e alle richieste di genitori, docenti, personale ATA. È fuorviante e pericoloso che ci sia una incertezza data dall’assenza di conoscenza del progetto di individuazione di aree specifiche di contesto e della nuova costruzione. Così rischiamo solo di perdere il finanziamento.


Antonio Di Rocco

Il coordinamento Lega di Formia ritiene inopportuno la possibilità che l’Istituto venga decentrato in Via Rotabile a Maranola, perché comporterebbe notevoli disagi logistici e inoltre una tale dislocazione si rifletterebbe anche sulle risorse, in quanto ci sarebbe un decremento delle iscrizioni.

“Se qualche consigliere di maggioranza presente alla riunione pensa che 430 iscritti sono uguali a 350 dimostra chiaramente che l’amministrazione naviga a vista e soprattutto che l’incertezza del sito potrebbe provocare riduzioni degli iscritti che si rifletterebbe in minori insegnanti, minore personale Ata e minori risorse economiche per la scuola, quando si dice oltre il danno la beffa.

Vale la pena ricordare che l’IC Vitruvio pollione è un istituto di eccellenza anche per i riconoscimenti ricevuti a vari livelli tra cui il Presidente della Repubblica ed il MIUR.

Immaginate se tutti gli iscritti (per la maggioranza di Formia centro) oggi alla Pollione debbano spostarsi in auto verso Maranola che ulteriore confusione provocherebbe ala gia noto traffico mattutino, e poi in questa presunta area ci sono già dei servizi? La Regione Lazio autorizzerebbe tale spostamento? L’amministrazione la smetta di nascondersi dietro pareri tecnici e ci dica quale è la sua scelta politica sull’ubicazione! Si politica perche è di questo che dovremmo occuparci noi consiglieri non di certo del pagamento delle fatture …”

La Lega di Formia, a questo punto, chiede che sia urgentemente convocata la commissione Lavori Pubblici, la sede più opportuna dove possono discuterne tutti e non solo i consiglieri di maggioranza. Ricordiamo ancora quando la Villa ed i suoi attuali sodali si lamentavano nel passato di tali sistemi che a quanto pare sembrano essere ancora attualissimi…

“Si vuol far finta di dar vita ad una discussione partecipata sulla questione quando poi non si fa nelle sedi dovute e non si risponde per iscritto alle richieste (di maggio ben 2 mesi fa) di un intero consiglio d’istituto. Ma anche su questo siamo abituati, attendiamo risposte scritte da mesi alla faccia della tanto proclamata trasparenza … solo di facciata!”

L’intervento di Tallerini Maurizio (Coordinatore Formia ConTe)
Roberta D’angelis ( Responsabile scuola Formia ConTe) Kevin Pimpinella (Portavoce Formia ConTe):
L’Istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” di Formia sarà interessato da alcuni lavori di abbattimento e ricostruzione.

Maurizio Tallerini

È stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica – redatto dal settore Lavori pubblici del Comune- relativo alla demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio scolastico “Pollione“.
Ieri mattina l’amministrazione comunale ha incontrato la dirigente scolastica, la dottoressa Annunziata Marciano, gli insegnanti, il personale Ata e i rappresentanti dei genitori per discutere del possibile trasferimento o meno delle classi.
Tra le ipotesi al vaglio quella della delocalizzazione della scuola media è la meno indicata secondo il coordinatore di Formia Con-Te per una serie di motivi : la scuola come ubicata oggi è il simbolo di cultura e di aggregazione per la vicina parrocchia e le associazioni culturali ricreative e sportive , le attività commerciali che vi gravitano intorno,ma soprattutto viene squalificato quello che da tanti anni rappresenta il polo scolastico della citta’.
Ritengo che il nuovo edificio debba insistere dove esiste l’attuale struttura in più si possono utilizzare gli spazi antistanti compresa l’adiacente palestra all’aperto e la pinetina Gininillat.
Attualmente la scuola media accoglie circa 400 alunni ,proprio perché di facile accesso rispetto ad un eventuale decentramento che si presterebbe ad accogliere un quarto degli alunni provenienti solo dalle frazioni alterando gli equilibri dell’organico docenti e ATA, con perdite di posti di lavoro.
Si vuole inoltre evidenziare che il sito di Via Rotabile è completamente privo di ogni servizio fondamentale per chi va a scuola.
Detto questo ,è da considerarsi ,è certo non per ultimo, il vincolo PAI sull’ipotesi della delocalizzazione in località Maranola.
Si chiede a tutte le forze politiche una particolare attenzione verso il quartiere storico della città ,simbolo del borgo marinaro , affinché non perda parte della sua storia custodita in quella scuola , eccellenza del territorio.

E’ di questa mattina invece l’intervento del primo cittadino di Formia, Paola Villa, che ha affidato le proprie riflessioni ad un post condiviso tramite la propria pagina Facebook.

Il sindaco di Formia, Paola Villa

Di seguito le parole del sindaco Villa:

“La scuola, le scelte, la condivisione…

I fatti:
la nostra città ha ottenuto da gennaio 2019 due grossi finanziamenti, €2.500.000,00 sulla scuola De Amiciis, €7.550.000,00 sulla scuola media Vitruvio Pollione. I finanziamenti devono andare a meta entro la primavera 2020. Sul primo si sta lavorando, rilievi geologici, costruzione di bandi per progettazione e successivo affidamento. Sul secondo, una volta accertatesi dell’iter lo scorso marzo, dopo aver avuto incontri con la Regione, dopo esserci confrontati all’interno e soprattutto dopo aver raccolto tutte le informazioni, si inizia a discutere su una possibile delocalizzazione in altro sito, se ne individuano alcuni, ma l’unico con caratteristiche compatibili, è un terreno di oltre 8000m sito in via Rotabile.

Si avvia quindi un dialogo con i protagonisti della vicenda, la dirigente scolastica, gli insegnanti, i rappresentanti dei genitori.
Delocalizzare perché? 
Perché così si potrebbe pensare a dare una nuova prospettiva urbanistica all’area di Mola, cercare di ovviare ai grandi problemi di congestionamento della viabilità, abbattere la Pollione per creare una piazza, un giardino, dei parcheggi, per collegare via Emanuele Filiberto, alla darsena, al mare. 
Ovviamente questo è solo uno degli aspetti, perché gli “attori” principali della scuola, ti sottolineano altro, in particolar modo che la Pollione rappresenta una realtà sociale oltre che scolastica, inserita in un quartiere e rappresenta il suo valore aggiunto a quel quartiere. L’incontro apre diversi spaccati, ma una cosa viene fuori, un confronto serio, senza che nessuno la mandi a dire. Se poi qualcuno, in maniera disonesta voglia vederci qualcosa di già deciso, non è così e non lo è per davvero.
Nessuno ha deciso, ma questa amministrazione ha voluto avviare un dialogo, mettendo sul tavolo problematiche diverse, aspetti diversi, si è parlato di scuola, di posti di lavoro, di iscrizioni, di realtà sociali.
Si è fatto confronto, e questo è già un gran passo avanti.

La decisione ancora non è presa perché ora deve esserci un incontro pubblico con il quartiere.

Ovviamente priorità è stare bene attenti ai tempi per non perdere il finanziamento, continuare così le indagini geologiche, alcune devono essere fatte, preparare i bandi di gara per la progettazione, tutto l’iter sta andando avanti, ma intanto ci si confronta.

Perché questo fa un’amministrazione: esamina i dati oggettivi, ascolta i cittadini, mette sul tavolo le prospettive future e poi decide! 
Se non si fosse fatto, avremmo commesso un errore, avremmo messo avanti arroganza e scarsa propensione al dialogo.
Stiamo parlando di scuola, di uno spaccato di vita, è un dovere ascoltare!”.