Un selfie con Salvini come discriminante: affitto negato a una studentessa

Una foto social come discriminante: si è vista negare l’affitto di una stanza per via di un selfie con Salvini. È quanto accaduto a una giovane studentessa originaria di Novara e residente in provincia di Latina, a Roccagorga. Una 19enne messa preventivamente alla porta per colpa di una fotografia col Ministro dell’Interno, immagine scattata nei giorni scorsi durante il comizio del leader leghista a Sabaudia e postata sul proprio profilo Facebook.

Alessandra, questo il nome della ragazza, a settembre si trasferirà a Roma per studiare Giurisprudenza. Aveva iniziato a cercare un tetto, quando, tra i vari, si è imbattuta in un annuncio presente sul Marketplace di Facebook. Quello relativo a una stanza singola per studenti in zona Ostiense-Marconi. Poteva essere la soluzione giusta, sia a livello economico che per vicinanza alla sua prossima università, Roma Tre. Nulla da fare, invece. La 19enne non aveva fatto i conti con il proprietario dell’appartamento. Un niet deciso, da parte dell’uomo. E non perché la stanza nel frattempo fosse già stata affittata. A pesare, come anticipato, è stato qualcos’altro.


L’interessata aveva mandato un messaggio semplice: “È ancora disponibile?”. Apriti cielo. “Salve, sì la stanza è ancora disponibile”, la risposta. “Tuttavia, non è disponibile per chi simpatizza, parteggia e si fa selfie con chi è felice di gettare gente in mare”, ha sentenziato con malcelata stizza l’inserzionista. “Se cercate casa a Roma, Vi consiglio di evitare di pubblicare selfie del cazzo, o quantomeno di cambiare le impostazioni e renderli visibili soltanto a parenti o amici o anche solo a se stessi, giusto per avere ancora quella dorma di misero compiacimento per essersi scattati un selfie con un VIP del momento, per un ridicolo secondo di celebrità su Facebook, in cui gli amici possano mettere like, wow, yeah, figo, uhhh Salvini, mentre si ricontrolla con un’isterica dipendenza ogni 5 minuti la presenza di nuovi like. Certo poi l’ideale sarebbe rendersi conto e pesare le proprie azioni, pensare alle conseguenze, al significato di un post, all’immagine che diamo di noi, a cosa stiamo facendo. Nell’attesa che l’ubriacatura passi, buona giornata”.

Un messaggio al vetriolo chiaro, dall’inizio alla chiosa. Ma dal contenuto inaspettato, per quanto figlio di una decisione legittima. “Adesso sono sconvolta”, ha commentato a caldo la destinataria, raggiunta telefonicamente da h24notizie venerdì, a qualche ora dalla ricezione di quelle parole, cui ha comunque replicato. “All’inizio ero rimasta solo spiazzata, tanto che ho dovuto rileggere tutto diverse volte. Non ci credevo”. E pensare che, a detta dell’interessata, il selfie della discordia è stato scattato praticamente per caso: “Ero a Sabaudia con delle amiche, siamo passate in piazza per un giro e poi c’è stata l’occasione per quella foto. Tutto qua”. Particolari interessi per l’arte del governo? No, a quanto pare: “Non ho nessuna tessera, non sono schierata con la Lega e a dire il vero mi sto affacciando solo adesso al mondo della politica. Ma, se è così, tanto vale provare ad abituarcisi. Detto questo – ha concluso con una certa amarezza la 19enne -, la casa la troverò ugualmente”.