Caffè a ruba: dipendenti infedeli pedinati e denunciati

Da tempo non tornavano i conti in un grande magazzino di stoccaggio merci sito nella zona industriale di Cisterna di Latina. L’amministratore di un nota ditta distributrice di prodotti per caffetteria decideva quindi di rivolgersi al Commissariato di Cisterna, segnalando pesanti ammanchi, in particolare di colli contenenti cialde per macchine da caffè, registrati negli ultimi quattro mesi.

“Le indagini iniziavano immediatamente ed escludendosi dopo appostamenti furti perpetrati da soggetti esterni si privilegiava la pista interna disponendosi pedinamenti dei vari furgoni utilizzati per la distribuzione nella provincia di Latina”, spiegano dalla Questura. “All’esito dei servizi si evidenziava come terminato il giro di rifornimento ai rivenditori ufficiali, un furgone in particolare con due dipendenti a bordo operasse altre consegne a soggetti privati evidentemente estranei all’attività del gruppo industriale”. Ed ecco svelato il mistero degli ammanchi: i due alimentavano un mercato parallelo. 


Da qui, la decisione della polizia di intervenire sorprendendo in flagranza di reato i dipendenti infedeli, oltre che un terzo soggetto: i primi consegnavano la merce, l’ultimo la riceveva. Il tutto senza alcun riscontro contabile e documentale. 

“Da tempo – spiegano dalla polizia – i due dipendenti operanti sullo stesso turno prelevavano dal magazzino oltre i colli previsti nei documenti di viaggio anche altri i colli inserendoli in appositi più ampi imballaggi di trasporto, nella convinzione che la grande distribuzione non cogliesse singoli ammanchi”.

I dipendenti sono stati denunciati per furto aggravato e il consegnatario della merce per ricettazione, mentre le ultime cialde rubate sono state restituite alla ditta. “Gravi anche le conseguenze possibili per i due dipendenti in campo civile per il tradimento del rapporto di fiducia con il datore di lavoro”, l’ultima sottolineatura dalla polizia.