Eroina all’informatore, il finanziere ai domiciliari respinge le accuse

Comparso nella mattinata di lunedì davanti al gip del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone, il finanziere pontino arrestato nei giorni scorsi ha negato di aver ceduto dell’eroina a un suo informatore, accusa che gli era valsa la misura cautelare dei domiciliari.

Il militare, un 56enne brigadiere residente a Itri e in servizio presso la Compagnia di Fondi, assistito dall’avvocato Giulio Mastrobattista, ha escluso con decisione qualsiasi cessione di stupefacente, pur inquadrando l’uomo che lo accusa come suo confidente.


Un soggetto che agli inizi dello scorso luglio dopo un malore dovuto all’assunzione di droga era finito in ospedale. Per poi fare il nome del brigadiere delle Fiamme Gialle quale presunto pusher: a detta dell’uomo, il finanziere gli avrebbe dato 5 grammi di eroina sotto gli occhi di altri due militari, suoi colleghi.

Un’insieme di falsità, per il difensore del 56enne, che ha anche detto di non riuscire a spiegarsi il perché delle pesanti accuse. Al termine dell’interrogatorio di garanzia, l’avvocato ha chiesto l’annullamento della detenzione domiciliare o, in alternativa, una misura meno afflittiva. A margine, il giudice si è riservato.