Estorsioni, confermata la condanna per Katia Bidognetti

Condanna di primo grado confermata per Katia Bidognetti.

La Corte d’Appello di Napoli, respingendo l’appello del procuratore generale che puntava a una pena maggiore, ma allo stesso tempo senza fare sconti all’imputata, ha avallato per la figlia del boss Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘Mezzanotte, la condanna a sei anni di reclusione che le è stata inflitta dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, nel processo su un giro di estorsioni gestite dal clan dei Casalesi per cui nel 2017 la donna venne arrestata a Formia, dove si era stabilita.


E confermata la condanna a tre anni di reclusione anche per la sorella di Katia, Teresa Bidognetti.

A ottenere degli sconti sono stati invece gli altri imputati, tutti accusati, a vario titolo, di estorsioni ai danni di imprenditori di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno, Cellole, Castel Volturno, Acerra e Roma.

Entro 90 giorni i giudici della Corte d’Appello di Napoli depositeranno le motivazioni della sentenza.