Randagismo a Itri e bando comunale: la consigliera Maggiarra vuole vederci chiaro

Ancora procedure anomale azionate dall’Amministrazione Fargiorgio. Questa volta ad essere viziata è la procedura di gara pubblica, sopra soglia, avviata dal Comandante della Polizia Locale del Comune di Itri, Dott. Pasquale Pugliese, per l’affidamento dei servizi di ricovero e mantenimento dei cani vaganti e randagi del territorio itrano e per la gestione di tutti gli adempimenti previsti per cani e gatti dalla delibera di Giunta regionale del Lazio n. 43/2010″.

Così si legge in un comunicato a firma della consigliera comunale di Itri, avv. Vittoria Maggiarra.


Il sindaco di Itri, Antonio Fargiorgio

Viziata è la determinazione a contrarre n. 1 del 24.01.2020, pubblicata all’Albo pretorio del Comune di Itri in data 28.01.2020, a firma del Comandante Pugliese, con cui si approva il bando e il disciplinare di gara nonché il capitolato speciale d’appalto per l’affidamento di ben 5 servizi:

1) ricovero e mantenimento dei cani vaganti e randagi del Comune di Itri;

2) messa a disposizione  di  idonea  struttura  sanitaria  veterinaria  per  gli  adempimenti  medico-sanitari previsti dalla legge;

3) servizio di primo soccorso, di pronto soccorso h 24, di emergenze ed urgenze, di esami ed interventi medici e chirurgici atti alla stabilizzazione dell’animale;

4) servizio  di  trasporto  dell’animale  dalla  clinica veterinaria  al  canile  rifugio;

5) servizio  di gestione delle adozioni fuori regione con eventuali indagini diagnostiche ai fini dell’adozione.

Un determina a contrarre che, per tutti e 5 i servizi sopra elencati, da affidarsi per ben 36 mesi, pone a base d’asta la somma di € 435.223,00, che, al lordo di iva e di oneri per la sicurezza, ammonta a complessivi € 530.972,06.

Non è dato comprendere – spiega la Consigliera comunale Avv. Vittoria Maggiarra – come si giustifica la somma di € 435.223,00, posta a base d’asta dall’attuale bando di gara per l’affidamento di ben 5 servizi, di natura complessa e tra loro eterogenei, se, tre anni fa, il solo servizio di rifugio-canile (affidato per la durata di 36 mesi), veniva aggiudicato con gara europea per la complessiva somma di € 532.077,62; gara a cui, peraltro, rispondeva e partecipava un solo operatore economico.

Un somma, quella posta a base d’asta, chiaramente anomala, si può dire inverosimile – incalza l’Avv. Maggiarra -, che non trova approdi di congruità e fattibilità, considerando quelli che sono i parametri di mercato.

L’avv. Vittoria Maggiarra

Ma a rendere illegittima la determina a contrarre resa a firma del Comandante Pugliese, ed il conseguente bando e capitolato speciale di gara, è la mancata suddivisione dell’appalto in lotti funzionali, nonché la genericità della motivazione data a tal proposito dall’Amministrazione comunale; motivazione, peraltro, anche contraddittoria in rapporto alla natura stessa ed alla tipologia dei servizi da affidare.

Puntualizza  la  Consigliera  Vittoria  Maggiarra  che  è  onere  generale  delle  pubbliche amministrazioni, al fine di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese e tutelare la concorrenza, suddividere in lotti funzionali gli appalti di grosse dimensioni in presenza di servizi distinti ed eterogenei, e, in caso di mancata suddivisione in lotti funzionali la motivazione, da indicare nella determina a contrarre, non può essere generica come quella data dal Comandante della Polizia Locale di Itri – ad avviso del quale la mancata suddivisione in lotti è dovuta alla “complessità e particolarità dei servizi da assicurare…” – , ma deve essere estremamente rigorosa ed appropriata a tutela dell’interesse pubblico.

Insomma – soggiunge la Consigliera -, la procedura avviata dal Comandante Pugliese, su indirizzo della Giunta comunale, è viziata sin dall’origine e va necessariamente annullata, perché carente di un’estrinsecazione rigorosa, appropriata ed esaustiva delle ragioni di accorpamento in unico lotto dell’oggetto della gara; l’atto iniziale della procedura pubblica, costituito dalla determina a contrarre, è contraddittorio perché, ravvisando la complessità e la particolarità dei servizi da affidare, a maggior ragione, avrebbe dovuto prevedere il frazionamento in lotti funzionali. Esso si pone, perciò, al di là dei limiti di ragionevolezza e di proporzionalità e viola la ratio normativa del Codice in materia di Appalti pubblici.

In un ultimo passaggio fondamentale, la Consigliera Maggiarra, fortemente supportata dai colleghi Consiglieri di opposizione Osvaldo Agresti e Giuseppe Cece, pone l’attenzione sull’atto di indirizzo politico (la deliberazione n. 165 del 30.12.2019) fornito al Comandante Pugliese dalla Giunta comunale Fargiorgio.

L’esecutivo del Comune di Itri, infatti, con il richiamato atto deliberativo, ha affidato al dott. Pugliese il compito di trovare la formula più efficiente e più efficace per l’affidamento dei servizi in materia di randagismo, secondo il concetto del New Public Management.

L’Amministrazione Fargiorgio – spiega Maggiarra – non considera, però, che l’istituto del New Public Management (NPM) ha origini anglosassoni e che Paesi come l’Italia, ma anche la Francia e la Germania, hanno sempre guardato con sospetto alle sue presunte virtù, tant’è che l’armamento teorico e pratico del New Public Management è stato declinato con gli strumenti giuridico-formali propri della nostra tradizione amministrativa.

Il perseguimento degli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità della pubblica amministrazione sono stati affidati a istituti e procedimenti minuziosamente disciplinati dal nostro legislatore.

Non basta trapiantare nel settore pubblico le ricette impiegate nel settore privato per risolvere d’incanto ogni problema !

Il Comune di Itri

Focalizzare  obiettivi  e  priorità,  mettere  in  competizione  i  fornitori,  misurare  i  risultati  e garantire la qualità dei servizi, premiare il merito, rimangono strumenti fondamentali della buona organizzazione e azione amministrativa.

Restano imprescindibili, ad avviso dell’Avv. Maggiarra, l’etica e la qualità del servizio, la concorrenzialità e il senso della missione pubblica.

La procedura avviata dall’Amministrazione Fargiorgio esclude chiaramente i piccoli e medi operatori economici (che giammai potrebbero assicurare in un blocco unico i servizi richiesti dal Comune di Itri), viola il principio comunitario della concorrenza e rischia di lasciare scoperti i servizi in materia di randagismo e soccorso animale proprio per l’anomala/inverosimile somma posta a base d’asta”.

Non può sottacersi, conclude la Consigliera Capogruppo del Gruppo Misto, che l’economicità tanto sbandiera dall’Amministrazione Fargiorgio deve essere riferita – come chiarito dal Ministero della Salute – non soltanto a chi garantisce i minori costi di gestione dei canili e degli adempimenti previsti dalla Regione Lazio, ma soprattutto a chi garantisce anche il benessere degli animali, sia per quanto riguarda le loro condizioni di vita nelle strutture che li ospitano, sia per quanto riguarda le attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo, al soccorso e al trasporto animale, alle indagini medico-sanitarie e alla stabilizzazione dell’animale stesso. Il quadro economico della gara avviata dal Comando Vigili su indirizzo della Giunta comunale di Itri e l’anomalo importo a base d’asta rischiano di compromettere gravemente, in caso di affidamento dei servizi richiesti, il benessere animale che la normativa vigente pone quale tutela primaria.