Covid-19, a capo dell’emergenza italiana un pontino: Angelo Borrelli

In foto Angelo Borrelli e il premier Giuseppe Conte

Ormai non si parla d’altro sui principali media mondiali, se non che dell’incredibile emergenza sanitaria che sta attanagliando l’Europa, gran parte dell’occidente e il mondo intero. Il nostro Paese è stato il primo, dopo la Cina, a svegliarsi nella pandemia da nuovo coronavirus e a gestire dell’emergenza è stato messo il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, che in pochi sanno essere un nostro conterraneo.


Borrelli, infatti, nasce il 18 novembre del 1964 nel sud pontino a Santi Cosma e Damiano, nell’entroterra a pochi chilometri dal Golfo di Gaeta.

Il suo volto, seppur poco conosciuto fino a poche settimane fa, è diventato tra i più noti in questo frangente, da quando tutti i giorni relaziona alle 18 sullo stato della pandemia.

Ancor più noto è diventato nei giorni scorsi, quando a causa di sintomi influenzali si era precauzionalmente messo in quarantena fino al tampone che ha scongiurato si trattasse di covid-19.

Borrelli, infatti, nato a Santi Cosma e Damiano, ha studiato in quel di Formia e poi si è laureato presso l’Università di Cassino in Economia e Commercio per approdare nel 2000 nell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e due anni dopo nel Dipartimento della Protezione civile fino a diventarne il direttore e poi il vice capo del Dipartimento della Protezione civile in qualità di vice di Curcio e a succedergli nel 2017 dopo le dimissioni del capo.

Il pontino Angelo Borrelli, già negli anni dal 2002 al 2017 ha gestito insieme al vecchio gruppo dirigente un gran numero di emergenze a livello nazionale.

Oggi, la situazione, che dopo settimane e settimane, sembra vagamente andare meglio in termini numerici, è in mano proprio a lui, al capo della Protezione Civile, con un pontino che coordina – ovviamente insieme al Governo – l’emergenza nazionale.