Agricoltura, le proposte anti-crisi avanzate dalle associazioni di categoria alla Regione Lazio

“La crisi economica del comparto agricolo va combattuta attraverso azioni decise capaci di sostenere il tessuto imprenditoriale agricolo”. A parlare i coordinamenti di Copagri Lazio, Cia Lazio e Confagricoltura Lazio, con le tre organizzazioni agricole che hanno avanzato sei proposte alla Regione Lazio trovando, da parte dell’assessore al ramo Enrica Onorati, “la disponibilità ad adottare tutte le misure utili per superare il periodo di grave difficoltà”.

Giovani: le organizzazioni chiedono il “finanziamento di tutte le domande PSR Giovani, anche quelle che sono cassate per mancanza fondi. In questo momento il contributo può essere determinante per superare la crisi, continuare a produrre e innescare un ‘volano’ economico”.


Gasolio agricolo: “Al fine di contenere al massimo gli spostamenti e in linea con le direttive governative, chiediamo l’immediata attivazione della procedura autorizzativa tramite PEC e/o firma digitale”.

Copagri, Cia e Confagricoltura hanno inoltre bussato in Regione per “finanziare tutte le domande PSR con fondi straordinari legati ai Decreti del governo per l’emergenza pandemica, anche quelle che sono fuori graduatoria. Riteniamo infatti che in questa delicatissima fase sia opportuno rilanciare l’economia anche stimolando un indotto del settore agricolo che in questo momento è in grande difficoltà. Le aziende beneficiarie fungerebbero da ‘volano'”.

Altri punto, quello relativo agli orti familiari: le associazioni di categoria chiedono una “deroga al DPCM per consentire ad un solo componente del nucleo familiare uscire, una sola volta al giorno, dalla propria abitazione, per provvedere alla conduzione di poderi, orti, vigneti, noccioleti manutenzioni ortofrutticole in genere finalizzati al sostegno familiare. In questo periodo infatti migliaia di persone normalmente lavorano negli orti familiari. Lasciarli abbandonati vuol dire lasciare incustoditi terreni che senza manutenzione subiscono un rapido degrado e, con l’avvento della stagione calda, sono preda degli incendi”.

C’è poi il nodo della responsabilità della Grande Distribuzione Organizzata: “Già da molte parti ci giungono segnali di azioni e comportamenti speculativi che devono subito cessare: riteniamo la GDO strategica nel presidio del giusto prezzo a tutela e promozione delle produzioni locali e italiane tramite il ritiro prioritario per evitare le eccedenze all’origine che vanificano gli investimenti delle aziende agricole. Devono essere adottati subito gli strumenti affinché la GDO paghi in base all’articolo 62 con priorità rispetto ad altri fornitori e affinché sia stabilità immediatamente la nullità delle clausole estorsive”.

Ulteriore proposta avanzata, quella riguardate le misure agroambientali: “In particolare gli ampliamenti ambientali nell’arco del quinquennio di impegno, fino ad un massimo del 20% della SAU aziendale di partenza, le rimisurazioni delle superfici aziendali a premio e non a premio, sblocco dei pagamenti per le aziende con buchi di presentazione”.

Secondo la Copagri Lazio, Cia Lazio e Confagricoltura Lazio, “è fondamentale procedere alla risoluzione di queste problematiche per garantire, nel pieno rispetto delle normative e senza concedere favori a nessuno rispetto agli impegni stabiliti dalle misure, il pagamento dei contributi che moltissime aziende stanno aspettando ormai da troppo tempo”.