Azienda Speciale Terracina, lavoratori senza risposte: la nota della UILTUCS Latina

Azienda Speciale Terracina, lavoratori ancora senza risposte, ferie forzate a causa della chiusura dei servizi, buste paga da mesi non consegnate, contratto nazionale non conforme con evidenti vantaggi economici aziendali, oltretutto con tabelle retributive non aggiornate che determinano molte differenze retributive non erogate ai circa cento lavoratori”.

Esordisce così, in una nota diffusa a mezzo stampa, la segreteria della UILTUCS Latina, in merito allo stop forzato delle attività dell’Azienda Speciale di Teracina, a causa dell’emergenza coronavirus.


Atteggiamenti discriminatori da parte della Direzione Generale sino all’ultimo giorno di lavoro prima della chiusura causata dall’emergenza sanitaria e DPCM. Ancora oggi si attendono gli ammortizzatori sociali proclamati e dichiarati, nelle lettere individuali ai lavoratori, dal Direttore Generale Carla Amici la quale, anche a mezzo stampa, dichiarava l’accesso ad eventuali ammortizzatori sociali, sostegno mai attivato e mai arrivato.

Oggi lavoratori e lavoratrici sono fermi con le loro ferie e permessi, a differenza delle aziende dello stesso settore del territorio, che hanno attivato immediatamente il sostegno della cassa integrazione. Non come l’Azienda Speciale che, a causa dell’inquadramento previdenziale anomalo, senza comunicazione ha ripiegato forzando i periodi di ferie. Ricordiamo, un diritto ed istituto contrattuale che andrebbe usufruito volontariamente.

I lavoratori stanno percependo il salario, ma usufruendo delle loro ferie. Quante ne avranno ancora a disposizione, dopo due mesi di stop?

Sono le domande che facciamo ad una dirigenza assente e senza risposte. Siamo convinti, come Uiltucs Latina, che il Direttore Generale Carla Amici, insieme al primo cittadino di Terracina, dott.ssa Tintari abbiano sottovalutato le richieste, nostre e dei lavoratori che chiedono chiarezza sulle buste paga non consegnate da mesi.

Continueremo a chiedere  di essere aperti al confronto, ricordando al Direttore Generale e Sindaco di Terracina che la gestione dell’Azienda Speciale è un danno ai lavoratori ed alla collettività tutta: le ingenti somme di differenze retributive, il contratto nazionale economico e vantaggioso per l’Azienda e Comune di Terracina,  il mancato accesso ad ammortizzatori sociali in questo periodo e successivi mesi, avranno ripercussioni sulle casse comunali con evidenti danni all’utenza.

Iniziamo a dedurre che le risposte non arrivino perché parliamo di denaro pubblico, siamo anche convinti come spesso avviene “in presenza di imprenditori privati dove non ci sono soldi pubblici, la risposta attraverso  il confronto arriva sempre”.

Attendiamo il confronto presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Latina a cui abbiamo richiesto un intervento urgente”.