Analisi dati del coronavirus: a breve si potrebbe avere una situazione migliore della Germania

Ermete Labbadia, laureato da anni in economia e commercio ma appassionato e con una tesi in statistica, ci accompagna nella lettura dei dati del contagio dell’emergenza Covid-19.

Continuano le notizie confortanti in Italia anche dopo i dati comunicati il 13 maggio 


I nuovi casi positivi accertati sono 888.

In calo per il 39° giorno consecutivo il numero delle persone che occupa le terapie intensive: 893 (952 il giorno precedente).

Nella tabella troviamo nella prima colonna i casi accertati da inizio epidemia.

Nella seconda colonna della Tabella  i nuovi casi positivi accertati ieri. Ben 17 regioni fanno registrare non più di 50 nuovi casi.

Le due colonne successive ci indicano la media giornaliera dei casi calcolata nelle ultime due settimane, cioè dal 30 aprile al 6 maggio e dal 7 al 13 maggio.

L’ultima colonna ci indica il rapporto tra questi due valori: quindi dove il numero è superiore ad 1 vuol dire che la media dell’ultima settimana è maggiore e quindi la situazione è peggiore.

Solo il Molise fa registrare un valore largamente superiore ad 1 per via di un focolaio sviluppatosi qualche giorno fa in un campo Rom a Campobasso.

Le situazioni migliori si registrano nella provincia autonoma di Trento (0,15), ma anche in regioni più colpite, come Toscana (0,47), Emilia Romagna (0,50) e Veneto (0,51).  

Per quanto riguarda le nazioni più colpite l’Italia ha la situazione migliore con  0,7. Buone sembrano le situazioni Spagna e Francia, anche se non è possibile calcolare per quest’ultima  medie e rapporto per via di ricalcoli effettuati negli ultimi giorni da queste nazioni.

Gli USA e Regno Unito mantengono un alto numero di casi registrati, ma sono in miglioramento .

Più preoccupanti sono le situazioni in Brasile e Russia sia per la consistenza dei casi accertati e sia per il rapporto tra le medie: 1,35 per la nazione di Bolsonaro e 1,15 per quella guidata da Putin.

Peggiora anche la situazione di un’altra nazione, la Svezia, che ha tardato ad effettuare il lockdown. I numeri non sembrano consistenti ma probabilmente potrebbe esserci una sottostima dei casi oppure un numero dichiarato più basso.  

Da qualche giorno i mezzi di informazione calcano la mano sul fatto che la situazione in Germania e Corea del Sud sia notevolmente peggiorata a causa dell’allentamento di alcune misure restrittive. Quindi la situazione ottimale sarebbe prorogare  il lockdown all’infinito?

Non siamo certamente dello stesso parere.

A causa di un focolaio in Corea del Sud è vero che la media di questa settimana è più di 4 volte superiore a quella della precedente, ma i casi sono molto limitati: appena 29 nella giornata di ieri.

Una situazione paragonabile un pochino a quella del nostro Molise,con una differenza sostanziale. Da noi è avvenuto in pieno lockdown, in Corea del Sud il focolaio è partito per via di asintomatici presenti in alcuni club, locali notturni e bar di un quartiere di Seoul, particolarmente noto per la movida, ma grazie all’app che in quella nazione è funzionante sono stati già in pratica rintracciati quasi tutti gli infetti.

Quindi  oltre all’indice Rt (Erre con t) conta ovviamente anche la numerosità dei casi. Sicuramente ad una situazione come quelle in Piemonte o in Lombardia, che hanno ancora centinaia di casi ma un rapporto tra le medie delle ultime due settimane inferiore ad 1, è preferibile quella dell’ Umbria che ha il rapporto tra le medie superiore a 1, perché è passato da 1,86 casi a 2,14 casi di media giornaliera .

La Germania, quando ha allentato diverse misure restrittive il 20 aprile aveva poco meno di 2000 casi giornalieri, ora è sotto i mille: non comporta certamente catastrofi dare respiro a diversi settori economici se il tutto è accompagnato da un minimo di sicurezza.

E’ ovvio che un regime di lockdown faccia migliorare di gran lunga e più velocemente  la situazione dal punto di vista sanitario, ma anche un “semilockdown” ragionato non provoca danni.

Ermete Labbadia

Molto probabilmente l’ Italia potrebbe avere tra qualche giorno una situazione migliore della Germania,  poiché, come diciamo da diverso tempo, la situazione dei casi in Italia è con l’andare del tempo in proporzione sempre meno sottostimata, quindi le linee che vediamo anche nel grafico partono da una situazione peggiore e si avviano verso una situazione più realistica. 

Proprio perché il numero dei casi accertati si sta avvicinando in questo periodo molto di più a quello reale ci aspettiamo in particolare nei prossimi giorni, a parità di tamponi, una diminuzione più netta dei casi in Lombardia,  poiché il numero medio di chiamate al 118 per motivi respiratori o infettivi sta scendendo di più di quello che ci racconta il rilevamento dei casi accertati nelle ultime due settimane.