Covid, l’analisi dei dati: quanti asintomatici ancora in giro?

Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay

Ancora un’analisi dei dati a cura di Ermete Labbadia che da inizio pandemia ci aiuta a capire meglio i dati di cui sentiamo continuamente parlare.

“Nel post di oggi riprendiamo innanzitutto alcune nostre riflessioni fatte  in due nostri punti intorno al 20 maggio


Secondo quanto riferito dall’Assessore alla Sanità D’Amato intorno al 20 maggio   “Sono stati eseguiti nel Lazio ad oggi 19.414 test sierologici dove la presenza di Igg riscontrata è stata evidente per 422 soggetti pari al 2,17%. I 422 sono stati sottoposti a tampone e 9 sono risultati positivi, ovvero con il virus in corso e asintomatici”.

Come abbiamo scritto il 20 maggio “La prima percentuale del 2,17% non è rappresentativa dell’intera popolazione perché sono state sottoposte solo categorie molto esposte.

Il comunicato della Regione ci fornisce un’informazione abbastanza importante: cioè che per ogni 422 soggetti che hanno avuto una positività, magari senza saperlo, nel corso di questi mesi, 9 persone, ovvero il 2,13%, cioè circa 1/47è ancora capace di contagiare”.

“Questo significa che in un paese di 4700 abitanti (leggermente più abitato di Lenola), magari non lontano da una cittadina in zona rossa, gli abitanti che potrebbero aver contratto il virus potrebbero essere per ipotesi l’1% o anche di più , quindi 47 o più. E in questo paese quindi ci potrebbe essere in media un asintomatico non testato ancora oggi in giro, così come in una cittadina di 47.000 abitanti (più o meno come Fondi) nelle stesse condizioni, le persone che hanno contratto il virus potrebbero essere almeno 470 e gli asintomatici inconsapevoli e non testati ancora in giro una decina.”

Sono trascorse circa due settimane da questa nostra riflessione e i primi test sierologici fatti a Lenola danno una percentuale di poco inferiore al 2% di persone che sono state  positive al Covid 19.

Quindi la nostra riflessione fatta una ventina di giorni fa non dovrebbe essere molto lontana dalla realtà:

è vero che sono passate un paio di settimane e quindi probabilmente ora la frazione di positivi che ancora è in grado di contagiare sarà minore: magari invece di 1/47 potrebbe essere passata anche a valori vicino ad 1/100, ma come bene si può intuire la possibilità che a Lenola oppure soprattutto nella vicina Fondi ci sia ancora qualche asintomatico inconsapevole in giro non collegato magari a focolai noti non è del tutto irrealistica.   

Come scrivevamo 15 giorni fa “Per questo è opportuno mantenere ancora le distanze, perché magari uno di questi asintomatici ha famiglia, figli o nipoti adolescenti o giovani e una movida o anche soltanto un assembramento in un parco pubblico potrebbero innescare una catena ancora molto pericolosa.

Questo anche in città o paesi covid free.

Molto diversa invece sarà la situazione col passare dei giorni, ma soprattutto di settimane in cui questa probabilità verrà man mano a scemare”

Notizie ancora confortanti in Italia anche dopo i dati comunicati il 6 giugno:  270 i nuovi positivi accertati.

Scende il numero degli attualmente positivi: 35.877 (-1099)  e  così anche il numero di nuovi decessi: 72 (85 il giorno precedente).

In calo per il 62° giorno consecutivo il numero delle persone che occupa le terapie intensive: 293  (316  il giorno precedente: -7,28%!!).

Scende ancora  il numero dei pazienti contemporaneamente ricoverati negli ospedali: 5002  (5301 il giorno precedente).

Nella tabella troviamo nella prima colonna i casi accertati da inizio epidemia.

Nella seconda colonna della Tabella  i nuovi casi positivi accertati ieri.

Le due colonne successive ci indicano la media giornaliera dei casi calcolata nelle ultime due settimane, cioè dal 24 al 30 maggio e dal 31 maggio al 6 giugno.

L’ultima colonna ci indica il rapporto tra questi due valori: quindi dove il numero è superiore ad 1 vuol dire che la media dell’ultima settimana è maggiore e quindi la situazione è peggiore. Non ci sono al momento regioni italiane con  un rapporto che possa destare elementi di preoccupazione.

Il rapporto positivi/tamponi in Italia è 0,372%, uno dei più bassi di sempre; anche in Lombardia il rapporto positivi/tamponi di ieri è uno dei migliori registrato dalla regione: 1,037%.

L’indice Rt, dopo i dati comunicati il  giorno 6 giugno, è 0,55 per l’Italia  e 0,67 per la Lombardia.

Il grafico di oggi ci mostra le tre nazioni tra le dieci più colpite da inizio epidemia con la situazione migliore in questo momento: Italia, Germania e Spagna. 

Molto più difficile decifrare la situazione spagnola per numerosi ricalcoli che avvengono anche durante la stessa settimana.

Al momento l’Italia con 305,29 casi di media giornaliera ha anche meno casi della Germania, proprio come avevamo previsto in un post qualche settimana fa.”