Coronavirus e dati del contagio: le ipotesi per il prossimo mese

Il nuovo intervento del dottor Ermete Labbadia, laureato in Economia e Commercio, ma con una tesi in statistica, che ci aiuta a comprendere l’andamento delle curve dell’emergenza da Covid-19.

Continua a scendere il numero degli attualmente positivi dopo i dati dell’11 giugno: 30637 (-1073 ).


In calo anche i nuovi decessi: 53  nella giornata di ieri (71 nella giornata precedente).

In calo per il 68° giorno consecutivo il numero delle persone che occupa le terapie intensive: 236 (249  il giorno precedente).

Scende il numero dei pazienti contemporaneamente ricoverati negli ospedali: 4131  (4320 il giorno precedente).

Nella tabella 1 troviamo nella prima colonna i casi accertati da inizio epidemia.

Nella seconda colonna della Tabella 1 i nuovi casi positivi accertati ieri. 379 i nuovi positivi accertati in Italia l’11 giugno.

Le due colonne successive ci indicano la media giornaliera dei casi calcolata nelle ultime due settimane, cioè dal 29 maggio al 4 giugno e dal 5 all’11 giugno.

L’ultima colonna ci indica il rapporto tra questi due valori: quindi dove il numero è superiore ad 1 vuol dire che la media dell’ultima settimana è maggiore e quindi la situazione è peggiore.

Tra le regioni con più di 10 casi accertati il rapporto tra le medie settimanali  è superiore ad 1 nella Lombardia (1,05) e nel Lazio (1,76).

La situazione a nostro avviso non è preoccupante in quanto in entrambe le regioni sono in calo costante sia il numero delle persone contemporaneamente ricoverate e sia quelle in terapia intensiva.

Il rialzo della media nel Lazio è dovuto ad un focolaio sviluppatosi da qualche giorno nell’ IRCCS San Raffaele La Pisana, ma il tracciamento è risultato rapido e i numeri sono già in calo.

Per quanto riguarda la Lombardia è confortante anche il numero di chiamate al pronto soccorso per motivi respiratori od infettivi, che il 10 giugno (ultimo dato utile) è il più basso nell’anno solare 2020.   

Il rapporto positivi/tamponi in Italia di ieri sale a 0,721%. Quello della Lombardia a 1,884%.

L’indice Rt, dopo i dati comunicati l’11 giugno, sale a 0,67  per  l’Italia e a 0,75 per la  Lombardia.

Nell’ultimo mese, nonostante l’allentamento delle misure restrittive, abbiamo assistito in Italia ad un calo consistente di nuovi casi accertati, di decessi e della pressione sulle strutture ospedaliere.

Se il mese prossimo avessimo un trend come quello registrato negli ultimi 30 giorni la situazione sarebbe quella evidenziata nella seconda e nella quarta colonna della Tabella 2.

La media giornaliera dei nuovi casi scenderebbe a 87,21 (70,68 in Lombardia e 17,13 in tutto il resto d’Italia). I posti in terapia intensiva occupati in tutta Italia l’11 luglio sarebbero 56 (27 in Lombardia e 29 nel resto d’Italia).

Chiaramente a causa dell’allentamento delle misure restrittive la linea temporale degli azzeramenti si è spostata più avanti, ma il numero sempre più ridotto di nuovi casi accertati e soprattutto la percentuale di casi gravi notevolmente ridotta dimostra che, a parte qualche isolato focolaio, la situazione da fine marzo in Italia è in continuo e costante miglioramento.