“Parassiti, jatevenne!”: i residenti ‘prigionieri’ della palazzina chiedono le dimissioni dell’amministrazione

Ancora in subbuglio, gli abitanti della palazzina Ater di via delle Fosse, a Formia, che da lungo tempo a causa di uno smottamento sono di fatto prigionieri della strada di accesso allo stabile. Una questione di cui h24notizie si era già occupato a più riprese, senza che però nel frattempo si palesasse l’agognata soluzione dei disagi. 

Nella mattinata di sabato, i residenti hanno apposto all’imbocco della stradina ‘della discordia’ dei drappi bianchi riportanti un messaggio pesantissimo contro il sindaco Paola Villa e, di riflesso, i componenti della sua amministrazione. I quali nei giorni scorsi ai nostri microfoni erano ritornati sullo spinoso caso, e che nell’occasione sono stati additati come “parassiti”, al grido – metaforico – di “jatevenne!”. Un duro invito alle dimissioni, da chi si sente abbandonato al proprio destino dalle istituzioni.


Oltre ai plateali messaggi di protesta comparsi oggi, i residenti hanno intanto avviato una raccolta firme. Con annessa nuova lettera inviata alle autorità. Dal Prefetto, ai vertici dell’amministrazione comunale, passando per i Vigili del Fuoco, la Polizia provinciale, il direttore dell’Asl e l’omologo dell’Ater.

“Con la presente, gli scriventi intendono denunciare la gravissima situazione in cui vivono da mesi 24 nuclei familiari del complesso Ater di via delle Foise a Formia, la cui unica strada di accesso è franata a causa delle piogge torrenziali il 21/12/2019 scorso”, scrivono gli abitanti della palazzina in questione. “Nel complesso Ater abitano 24 nuclei familiari, composti da 70 persone tra cui 6 minori, 19 ultra 60enni , 13 malati con patologie gravi, 6 portatori di handicap gravi. A queste persone è negata ormai da mesi l’unica strada di accesso alle proprie abitazioni.

Le auto devono rimanere parcheggiate in modo disordinato a circa 200 metri dall’ingresso e bisogna proseguire a piedi attraversando un pericoloso cantiere aperto; cosa ancor più difficile e pericolosa per i domiciliati anziani o poco deambulanti,che ormai da mesi sono gravati da questo enorme disagio.

Il complesso residenziale Ater è ubicato immediatamente a ridosso delle sponde del torrente Rio Fresco, facilmente esondabile in caso di piogge.

Pur essendo situato in zona alluvionale, in tutti questi mesi non è stato predisposto anche solo un minimo piano di transito per i mezzi di soccorso, in di emergenza o evacuazione, cosi come non è stato messo in sicurezza l’unico varco pedonale d’accesso al complesso abitativo, che rimane di fatto un cantiere abbandonato a cielo aperto.

Gravissima è inoltre la situazione in caso di emergenza sanitaria. Come, nostro malgrado avendolo constatato più volte in questi mesi, le ambulanze non hanno potuto raggiungere l’edificio e il personale di soccorso è dovuto passare con le barelle in mezzo al cantiere della strada franata, con grave rischio per richiedenti soccorso e soccorritori. Scenario questo che potrebbe verificarsi anche per altri mezzi di soccorso come VVFF, ma  non vogliamo immaginarne le conseguenze.

I pochi, costosissimi e visibilmente inutili, interventi di somma urgenza eseguiti dall’attuale amministrazione comunale, non hanno apportato alcuna soluzione o miglioramento delle condizioni, cosa come le dichiarazioni della sindaco e dei vari amministratori comunali che si sono susseguite, alternando scuse a rassicurazioni.

Ad oggi registriamo una totale inerzia da parte dell’amministrazione comunale, nonostante esista la disponibilità a reperire fondi pubblici per risolvere – in tempi ristretti – questa grave situazione di disagio.

Abbiamo infatti constatato nostro malgrado che vengono anteposti interventi per opere pubbliche comunque costosi, ma di gran lunga meno urgenti di quello qui descritto.

Segnalata la gravità della situazione che stanno vivendo le famiglie che abitano il complesso Ater di via delle Fosse, chiediamo alle autorità in indirizzo di adottare quanto prima ogni provvedimento utile e necessario a velocizzare la soluzione di questa drammatica situazione”.