Moda: come fare produzione made in Italy per brand emergenti

Per i designer emergenti uno degli aspetti più importanti per crescere ed emergere nel mondo della moda è quello di affidarsi a produzioni di qualità Made in Italy. E per fare ciò occorre affidarsi a professionisti del settore, come il servizio che propone 5Way.

Affidarsi ad una produzione Made in Italy dà la possibilità di aver accesso ad enormi vantaggi. Ovviamente, rispetto alle produzioni in Cina, in Turchia o negli altri Paesi, i costi di manifattura saranno più elevati. Il Made in Italy, però, come sappiamo, è sinonimo di qualità ed ogni start up fashion che si rispetti deve puntare sempre e comunque su questo fattore per aver successo nel mondo della moda e del design.


Dal punto di vista produttivo, inoltre, è sempre consigliabile affidarsi ad una produzione Made in Italy rispetto alla scelta di affidarsi ad una produzione industriale che lavora sulla quantità, spesso a discapito della qualità. Il vantaggio sta proprio nel concentrarsi su tessuti naturali, qualitativamente più elevati, che sarebbe difficoltoso impiegare in una produzione di grandi quantitativi.

Il fattore ecologico

Negli ultimi anni si è fatto largo il fattore sostenibile nel mondo della moda. Secondo le ultime statistiche nel Regno Unito, l’industria dell’abbigliamento è una delle più impattanti, subito dopo l’edilizia, i trasporti e gli alimenti. Il comparto moda, infatti, è al secondo posto per consumo di acqua visto che il cotone è una delle piante che assorbe in assoluto più acqua. Sono necessari circa 20.000 litri di acqua per produrre 1 kg di cotone.

Da questo punto di vista si è fatto largo la possibilità di concentrarsi su una produzione attenta alla questione ambientale, scegliendo materiali sostenibili e privilegiare l’economia circolare. Fattori, questi, che si possono ritrovare nella scelta del made in Italy.

Sviluppare una produzione green non è solo questione di responsabilità, ma anche di etica e professionalità. In un futuro non troppo lontano, con ogni probabilità, si prediligeranno fibre biologiche e materiali innovativi. Inoltre, si perseguirà una trasparenza generale, soprattutto in ambito etico.

Gli agritessuti

Per una produzione made in Italy eco friendly uno spunto interessante ci viene dato dalla filiera degli agritessuti. Si tratta di tessuti ottenuti da piante officinali come lavanda e camomilla, allargandone il campo e associando la tintura dagli scarti dell’agricoltura come le foglie dei carciofi, le scorze del melograno, le bucce della cipolla, i residui di potatura di olivi e ciliegi, i ricci del castagno.

L’Onu, con l’Agenda 2030, ha sollecitato la nascita di nuovi sistemi di produzione che siano sostenibili ed eco compatibili. Per questo motivo è importante affidarsi a produzioni che rispettino l’ambiente ed in questo ambito l’agricoltura dimostra di essere in prima linea in questo processo di cambiamento. Della filiera degli agritessuti fanno parte anche piante di cotone, canapa, lino e seta fino ad arrivare alla messa in opera a livello artigianale.