![Kadena conducts COVID-19 testing](https://www.h24notizie.com/wp-content/uploads/2020/05/covid.jpg)
Non solo la Lega. Sulla questione dei migranti sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa e trasferiti in provincia di Latina interviene con decisione anche il movimento civico Alleanza per Latina.
“Una città che è sempre stata fin dalla sua nascita un modello di accoglienza e di integrazione, basti pensare agli anni 60 con l’arrivo l’arrivo dei profughi dell’est Europa e degli istriano-dalmati e poi negli anni 80 dei profughi polacchi, oggi si ritrova con la paura dello straniero”, scrivono da ApL. “I 12 casi di Covid tra i 57 tunisini trasferiti nella struttura fieristica dell’ex Rossi Sud sono stati un pugno duro allo stomaco della nostra comunità. Una comunità accogliente, laboriosa e tollerante come lo è sempre stata fin dai tempi della Bonifica. Ma una comunità che, oggi dopo i duri mesi del lockdown, non può accettare il rischio di un’impennata di contagi importati da chi non fugge da guerre o persecuzioni, ma piuttosto sbarca nel nostro paese, come abbiamo visto in questi giorni, con barboncini e trolley al seguito.
Oggi questa situazione che ci è stata imposta dal Governo rischia di privare nuovamente la nostra popolazione della struttura del Santa Maria Goretti per far fronte a questi nuovi casi di Coronavirus, e al contempo vede una struttura fieristica inadatta ad ospitare 57 persone da tenere sotto controllo utilizzata come hotspot per i migranti.
A nostro modesto avviso, prima di trasferire queste persone nella nostra città per poi affidarle alle strutture di accoglienza, era necessario eseguire i tamponi al loro arrivo e al sbarco in italia e mettere subito in quarantena i positivi. Oggi invece sono qui a Latina con il rischio che, se non ci saranno controlli assidui da parte delle forze dell’ordine nelle strutture che li accoglieranno, potremmo trovarci più di qualche migrante positivo a spasso per la nostra città e per la nostra provincia”.