Due attentati incendiari a un chiosco: giallo a Latina

Nella notte a cavallo tra giovedì e venerdì, lungo il litorale di Latina, una mano ignota ha provato ad appiccare un rogo all’esterno del chiosco in legno della quarta postazione, ‘da Umberto’. Fiamme che stavano partendo da un telo, come peraltro accaduto nei giorni scorsi. Episodi fotocopia. In entrambi i casi, il divampare delle fiamme è stato scongiurato dalla presenza, all’interno, di uno dei dipendenti, riuscito a spegnere l’incendio in autonomia. Circostante inquietanti che venerdì hanno portato a formalizzare una denuncia, con le indagini affidate alla polizia.

Un gesto vile ma allo stesso tempo grave che desta preoccupazione e che riporta l’attenzione sul tema della sicurezza della marina, sul quale ho sempre tenuto alta l’attenzione dell’amministrazione anche chiedendo – nell’ultimo consiglio comunale sui patti per la sicurezza – di convergere anche per la zona della marina, dove negli ultimi tempi si sono verificati episodi di criminalità”. A parlare, esprimendo la propria solidarietà per l’accaduto al gestore del chiosco e agli operatori, è la consigliera comunale di ‘Latina Bene Comune’ Maria Grazia Ciolfi, delegata alla Marina.


“Si tratta di un’area estremamente sensibile del nostro territorio che ritengo necessiti di un’attenzione sinergica di tutte le istituzioni preposte al controllo ed alla sicurezza del territorio. Solo partendo da queste basi la marina potrà essere effettivamente punto di partenza e volano del turismo, e diventare luogo attrattivo per imprenditori”, continua Ciolfi. “Sul lato sinistro del lungomare inoltre il problema è gravato dall’assenza di illuminazione dovuto a sua volta dall’assenza di energia elettrica nella zona, sarà quindi mia premura sollecitare interventi sia nel patto per la sicurezza sia come indirizzo per azioni di miglioramento sul territorio da attuare, in collaborazione con l’Ente Parco, per vagliare tutte le possibilità, inclusa quella di accedere a sistemi di illuminazione e videosorveglianza con fonti di energia solare. Al gestore e ai lavoratori del quarto chiosco auguro di andare avanti con fermezza, portando avanti il servizio nel modo migliore. Chiaramente non conosco le dinamiche che hanno portato a tale gesto, ma so bene come ci si sente nell’esserne vittima e ripongo piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine affinché possano fare chiarezza sull’accaduto e identificarne i responsabili”.