Asilo nido a Formia, il ricorso perso e la polemica politica

Rimane in primo piano la questione dell’asilo nido a Formia. Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato, è il momento della politica che ricalca le procedure e non solo.

Ad intervenire con una nota al vetriolo è il consigliere comunale di opposizione del Partito Democratico Claudio Marciano, che accusa direttamente la prima cittadina Paola Villa: “Si è preferito tutelare le aspettative di un soggetto privato, che ha palesi e risaputi conflitti di interesse interni alla maggioranza, anziché quelle di decine di famiglie formiane”.


Il Comune di Formia continua a perdere ricorsi, soldi e tempo sull’asilo nido comunale. Dopo aver imbastito una gara fuori tempo massimo, aver compiuto un’attribuzione palesemente sbagliata, aver messo a rischio la continuità educativa per oltre 40 bambini, l’Amministrazione ha deciso di chiedere al Consiglio di Stato la sospensiva della sentenza del Tar che lo inquadrava come legittimo vincitore dell’appalto. L’obiettivo era chiaro: bloccare l’affidamento del servizio prima della partenza dell’anno didattico. Cui prodest? Sicuramente non agli utenti e ai lavoratori del servizio, che sono rimasti col fiato sospeso fino ai primi di Settembre, in una situazione di scandalosa insicurezza e precarietà. Sicuramente non al Comune, che da un cambio di gestione a poche ore dall’avvio dell’anno scolastico, in piena era Covid-19, ha solo da perdere in termini operativi, amministrativi ed economici. Quindi a chi giovava la sospensiva? Unicamente alla Cooperativa Intesa, squalificata dal TAR per gravi inadempienze procedurali e curriculari nella presentazione dell’offerta. Si è preferito tutelare le aspettative di un soggetto privato, che ha palesi e risaputi conflitti di interesse interni alla maggioranza, anziché quelle di decine di famiglie formiane, e con esse, dell’intera cittadinanza. Per fortuna, il Consiglio ha respinto la sospensiva e ha rimandato a Marzo la decisione definitiva. Purtroppo, tra i punti che la Sindaca ha redatto per risolvere la sua grave crisi politica interna, non c’è una sola parola per l’asilo, per le politiche sull’infanzia, in generale per le politiche sociali. A ben vedere, da due anni su questo tema non c’è neanche un assessore. O se c’è, non lo abbiamo né visto né sentito.

La nota del consigliere comunale di opposizione Claudio Marciano (Pd)