Inchiesta ‘Porto bello’, Formia 5 Stelle: “Presentata interrogazione alla Camera”

Sei anni ad attendere che il Tribunale di Roma decidesse su degli arresti richiesti dall’Antimafia sono davvero troppi per chiunque creda nella giustizia e per questo abbiamo chiesto alla nostra rappresentante alla Camera dei Deputati Angela Salafia di farsi portavoce di un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Ministro della Giustizia, che proprio l’altro ieri è stata depositata”.

Così gli attivisti del meetup Formia 5 Stelle intervengono sull’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia denominata “Porto bello” che vede coinvolti a vario titolo venti tra imprenditori, tecnici, dirigenti comunali e politici di comuni di tutto il Lazio tra cui Anzio, Fiuggi, Civitavecchia, Rocca di Fondi, Minturno, Fiumicino, Ventotene, Gaeta, Campodimele, Campoli Appennino, Acuto, e in particolare di Formia, da dove l’indagine ha preso il via.


“L’inchiesta si era sviluppata fino al 2014 con intercettazioni ambientali e telefoniche andando a mettere ai raggi x innumerevoli gare d’appalto e già in quell’anno, dopo un’accurata attività investigativa, la Procura aveva chiesto al Tribunale di procedere agli arresti stante il tipo di delitti di criminalità organizzata ravvisati, nonché la possibilità che tali reati venissero reiterati.

Eppure niente – sottolineano da Formia 5 Stelle -: tutti sono rimasti al proprio posto, verosimilmente a continuare a fare quello per cui si adoperavano considerato un nuovo avviso di conclusioni indagini arrivato proprio nei giorni scorsi e che, sempre in relazione ad appalti pubblici, riguarda ancora alcuni degli allora indagati. A qualcuno tutto questo potrà sembrerà normale, ad esempio a tutti i partiti politici che hanno preferito non commentare. A noi no ed evidentemente nemmeno alla nostra portavoce Salafia che ha chiesto al Ministro della Giustizia se sia a conoscenza dei fatti e del risultato delle indagini della Procura, se non intenda predisporre attività istruttoria, valutativa, e propositiva avviando un’ispezione presso il Tribunale Ordinario di Roma e se tale ispezione avrà come oggetto la relazione sui motivi del ritardo che il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario ha accumulato per rispondere alle richieste di arresto cautelare.

Ormai il danno è stato fatto, in particolare a tutta la comunità delle persone oneste – conclude Formia 5 Stelle -, almeno si vada a fondo nelle responsabilità evitando che quanto accaduto si ripeta in futuro”.