Migliorare la performance fisica con l’integrazione: è davvero possibile?

L’integrazione alimentare per sportivi negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante in termini di innovazione ed efficacia delle formulazioni proposte.

Diversamente da qualche decennio fa, dove venivano proposti prodotti di qualità dubbia, non garantiti da purezza farmaceutica e praticamente inefficaci, la nutrizione moderna offre oggigiorno nutrienti facilmente assimilabili e perciò ottimamente utilizzabili, dall’organismo, sia a livello plastico che energetico.


Nel primo caso sfrutteremo le qualità ricostituenti atte ad accorciare i tempi di recupero psicofisico degli aminoacidi, ossia macronutrienti contenuti normalmente nei cibi proteici che possono essere assunti anche tramite fonti esogene particolarmente concentrate come, appunto, gli integratori alimentari (BCAA ramificati, pool di aminoacidi essenziali, glutammina, arginina etc..).

In termini di aumento dei livelli energetici, invece, saranno le classiche bevande energetiche a farla da padrone. Anche qui, se sappiamo distinguere un prodotto commerciale da uno più “tecnico”, possiamo sfruttare gli effetti delle formule contenenti miscele di carboidrati a rilascio graduale, sostanze in grado di garantire il sostentamento dell’attività fisica per tutta la sua durata. Non stiamo parlando quindi di supplementi contenenti solo zucchero (come succedeva con le prime bibite energetiche commercializzate), ma bensì di formulazioni testate sugli sportivi professionisti a base di sali minerali, miscele di carboidrati e, talvolta, aminoacidi glucogenetici.

Partendo dal presupposto che questa tipologia di supplementi serve esclusivamente ad integrare la dieta che, assieme ad uno stile di vita sano, deve essere equilibrata e variata, tramite l’aiuto di un esperto nutrizionista miglioreremo la prestazione favorendo al contempo il benessere dell’organismo.

L’attenzione massima però deve essere rivolta nella scelta dell’integratore alimentare da assumere, dato che, specie su internet, circolano supplementi di dubbia efficacia e provenienza non sempre adatti al tipo di attività fisica svolta. Siti come NutritionCenter, ad esempio, ci aiutano nella scelta, suddividendo i loro integratori alimentari per categoria e soprattutto per obbiettivo, ma entriamo nel dettaglio.

Per aumentare le capacità d’allenamento negli sport ad alta intensità, vengono consigliati le seguenti tipologie di prodotti:

  • Caffeina, poiché offre molteplici vantaggi prestazionali per quel che concerne la concentrazione e la prontezza mentale, riducendo al tempo stesso l’RPE, ossia il tasso di sforzo percepito, a riprova del fatto che gli assuntori di caffeina nel pre-workout spesso dichiarano di potersi allenare più duramente, rispetto alla normale routine.
  • Beta Alanina, un aminoacido perlopiù sconosciuto ai non esperti ma molto importante per migliorare le capacità resistive nelle attività di resistenza. L’attività di questo nutriente è caratterizzata dalla sua capacità di facilitare il riassorbimento muscolare degli ioni di idrogeno, comunemente ed erroneamente denominato acido lattico.
  • Arginina, soprattutto nella sua versione “salificata” con l’acido alfa chetoglutarico. L’AAKG sembra aumentare i livelli di ossido nitrico, un gas normalmente presente nell’organismo che incrementa l’aumento del flusso sanguigno verso i muscoli migliorando alcuni aspetti determinati come l’assorbimento tissutale dei nutrienti e, non meno importante, l’ossigenazione muscolare mediata dalla dilatazione dei vasi sanguigni.

Infine, la creatina, uno degli integratori più utilizzati ed efficaci per migliorare le prestazioni fisiche brevi ed intense. La creatina agisce aumentando la sintesi di ATP, il principale “carburante” energetico di cui il nostro corpo dispone e quindi indispensabile per svolgere l’attività fisica così come la normale deambulazione.

La creatina può essere inoltre assunta per scopi ipertrofici, ovvero volti all’aumento della massa muscolare, dato che, quando adeguatamente immagazzinata nei muscoli, permette un risparmio delle riserve di glicogeno muscolare al fine di favorire, per scopi solamente di ricostruzione tissutale, l’utilizzo degli aminoacidi muscolari da parte dell’organismo.

Concludendo ricordiamo di evitare l’utilizzo di integratori alimentari in presenza di patologie conclamate, se non dopo aver consultato il parere del medico, l’unica figura professionale che può consigliarci, o meno, l’assunzione di questa tipologia di prodotti.