Associazione Emergenza e Soccorso ‘sfrattata’. Dall’opposizione: “Scelta scellerata”

Nei giorni della seconda ondata di contagi da Covid-19, l’associazione Emergenza e Soccorso di Spigno Saturnia si è vista notificare a nome del sindaco un’intimazione di ‘sfratto’ dalla sede, finora concessa in comodato. Un caso che ha portato i vertici del sodalizio ad appellarsi per iscritto anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Giuseppe Conte, oltre che alla classe politica locale. Intervenuta per bocca dei consiglieri comunali di minoranza Sergio Corelli, Raffaele Vento e Matteo Mastantuono.


“Non possiamo sottrarci nel formulare alcune osservazioni ovvie e di buon senso”, scrivono i tre. “Il nostro Comune e l’intero territorio nazionale vivono una situazione di ‘piena emergenza’ acuita negli ultimi giorni con l’aggravamento di alcune misure di contenimento legate al Covid 19. Questa amministrazione non è nuova a scelte di organizzazione comunale senza logica ed ancorate a principi distanti dalla realtà che stiamo vivendo. Basta ricordare che nei primi mesi dell’anno in corso a ridosso della prima ondata di contagi, l’amministrazione o meglio l’amministratore unico del Comune, non ce ne vogliano i colleghi consiglieri, ma questo si percepisce dalle scelte amministrative e dalle sedute consiliari, ha avuto la brillante idea, di potenziare l’ufficio Anagrafe con due unità a discapito della Polizia Municipale rimasta con una unità. Non contento ha inglobato il settore polizia municipale all’interno di altro settore, ingolfando così anche quello amministrativo.

In piena emergenza Covid, la possibilità di disporre di due vigili urbani avrebbe certamente aiutato, e l’ufficio Anagrafe avrebbe continuato a lavorare come ha sempre fatto anche con un elemento. Problematica giustamente sollevata dai sottoscritti consiglieri anche nel consiglio comunale post lockdown, ma sminuita, con una certa superficialità, programmando tempi migliori. La situazione, nostro malgrado è precitata e ci accingiamo a rivivere le stesse paure dell’inizio del 2020 con gli stessi strumenti a disposizione.

Invece no, l’amministrazione di Spigno, chiediamo scusa, Vento Salvatore, il sindaco di Spigno, non contento, ha un ulteriore brillante idea, quella di ‘sfrattare’ l’associazione Emergenza e Soccorso, per un ‘impellente necessità di utilizzare i locali’ (senza giustificare e motivare la richiesta e soprattutto senza dare all’associazione alcuna alternativa), intimando alla stessa di rilasciare l’immobile in dieci giorni. Così si evince dalla nota del sindaco allegata.

Pensate – continuano i tre consiglieri – l’associazione anzidetta è parte integrante del PEC, ‘Piano di Emergenza Comunale’, così come indicato dall’Ente. ( In pieno periodo emergenziale quale altra ‘impellente necessità’ può esserci, spiegatecelo. Tecnicamente stiamo privando il territorio e la comunità spignese di un’associazione di Emergenza e Soccorso che dispone di due ambulanze con unità di rianimazione, di cui una con unità di biocontenimento, che nessun altro Comune e forse solo alcune strutture sanitarie hanno il privilegio di possedere.

Veramente, irrazionale e priva di buon senso, la decisione unilaterale presa, condita poi nel passato da altre lettere di tenore letterale opposto che non vogliamo commentare, ma che denotano un certa approssimazione amministrativa.  Situazione che esporrà anche l’Ente, sicuramente ai soliti richiami vista la folta indicazione di destinatari nella nota.

Per concludere, era così difficile rimandare e ritardare ogni decisione aggiornando il tutto ad altro periodo? Speriamo vivamente che i colleghi consiglieri o almeno una parte di essi, quella più diligente, si attivino in tal senso. Diversamente anche in altre sedi faremo emergere la contrarietà a questa scelta scellerata”.

LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE EMERGENZA E SOCCORSO, INVIATA ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E AL PREMIER (CLICCA QUI)