Al Santuario della Civita torna dopo 10 anni il presepe permanente

“Dopo 10 anni di attesa, per motivi di lavori svolti presso il Santuario, a conclusione di essi è stato ripristinato lo storico presepe permanente, che da oltre mezzo secolo è collocato nella parte finale dell’ampio scalone che porta al Chiesa”. A darne notizia in una nota è padre Antonio Rungi.

“In un’apposita stanza (un’artistica grotta) è stato realizzato  il nuovo presepe permanente,  – prosegue – completamente diverso da quello precedente con paesaggi nuovi e riferimenti locali ben previsti. Nuovi anche i pastori che sono stati adeguati agli spazi del presepe ripristinato.


Centrale nell’opera artigianale è la grotta che ospita la natività, ma i richiami più significativi sono quelli riferiti al territorio, in modo particolare al santuario della Civita e al Castello di Itri, veri e propri gioielli d’arte in miniatura. Da decenni il presepe permanente è stato il fiore all’occhiello, nel tempo natalizio e per tutto l’anno, per i pellegrini ed i visitatori del santuario mariano, di proprietà dell’arcidiocesi di Gaeta ed affidato ai passionisti della comunità di Itri.

L’opera è stata voluta fortemente dal Rettore del Santuario, padre Emiddio Petringa, che con alcuni artigiani del luogo (ai quali va il grazie sentito e sincero) hanno rifatto il presepe del Santuario, riaperto al pubblico in occasione della solennità dell’Immacolata.

‘Dopo diversi anni di attese e di speranze –ha detto il Rettore – finalmente uno dei tanti sogni nel cassetto per il santuario è stato realizzato. E sono particolarmente contento di averlo concretizzato in un anno, quello che volge al termine, il 2020, con tanti segni di sofferenza, dovuti alla pandemia, che ha inciso profondamente sulla vita e la frequenza del Santuario della Civita’.

Il nuovo presepe è un segno di speranza e una sincera volontà di chi lavora pastoralmente alla Civita, in modo stabile e permanente, di stabilizzare anche visivamente luoghi e tradizioni di questo santuario. Il presepe è tuttavia in progress, nel senso che saranno aggiunti altri elementi espressivi del vasto territorio della chiesa locale, della città di Itri e d’Italia. Da parte sua, padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta e vice-superiore della comunità, nell’apprezzare quanto fatto dal Rettore, ha , in segno di riconoscenza, che “il primo presepe permanente al santuario della Civita è stato realizzato da padri Guanelliani di Gaeta, negli anni post-bellici, con la loro venuta al santuario, mentre con la venuta dei passionisti, nel 1985 è stato avviato il presepe vivente che ancora oggi si svolge, compatibilmente con la disponibilità della gente, soprattutto con l’arrivo dei Magi nel giorno dell’Epifania. Il presepe rimane, nonostante la pandemia, un forte richiamo spirituale ed iconografico a vivere il Natale, contemplato anche mediante l’arte, meditando davanti ad esso il mistero il grande mistero della nascita di Cristo, nel grembo verginale di Maria, opera dello Spirito Santo. In un santuario mariano, come quello della Civita, non poteva mancare questo riferimento artistico. La riapertura del presepe stabile del Santuario della Civita – precisa padre Rungi – segni l’inizio di una vera ripresa della vita dello spirito, dopo la terribile esperienza della pandemia, del distanziamento sociale e della chiusura delle chiese e dei santuari, che abbiamo vissuto nei mesi passati. Natale 2020 anche la bellezza del nuovo presepe, apra il cuore di quanti visiteranno il santuario alla gioia, alla speranza, alla difesa della vita e del valore importantissimo della famiglia unita”.