Crisi comune di Formia, Lega: “Un tirare a campare che mortifica ancor di più città”

Siamo sempre più basiti e delusi del comportamento politico del sindaco di Formia Paola Villa. Ha effettuato un primo giro di consultazioni con noi forze responsabili di minoranza e, secondo quanto anticipato dalla stampa, ne starebbe promuovendo un secondo ma senza avanzare alcuna proposta politicamente valida che permetta alla città di superare l’empasse in cui è finito ulteriormente il comune dopo le sue dimissioni puntualmente revocate”. A parlare, a margine delle dimissioni ritirate dal primo cittadino, è il coordinamento locale della Lega, rappresentato in consiglio comunale da Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli.

“Siamo seriamente preoccupati di questo stato di cose. E le ragioni sono tante. La professoressa Paola Villa nel messaggio video del 30 novembre dopo il mancato svolgimento del consiglio comunale sull’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio ha detto chiaramente che il suo progetto per il quale ha guadagnato la fiducia dei cittadini è abbondantemente terminato. Ha sceneggiato delle consultazioni e senza avere una maggioranza politica, per quanto ne sappiamo noi e l’intera città, ha ritirato le dimissioni pur di restare attaccata alla sua sedia di sindaco. Ma come pensa di gestire una città senza una maggioranza? E’ questo il suo senso delle istituzioni tanto proclamato in un recente passato che sa di presa in giro di tutti?


Antonio Di Rocco

Se il sindaco di Formia ha ritirato le dimissioni per un progetto politico terminato (parole sue) dica quale sarebbe quello nuovo e soprattutto con chi, la città ha il diritto di sapere quale gruppo consiliare o singolo consigliere intende continuare a portare la città nel peggior isolamento politico, istituzionale, amministrativo ed economico della nostra storia. La città ha il diritto di sapere quale ‘scambio’ intende mercificare il sindaco in cambio di un voto o di una assenza in nome di un cambiamento ampiamente utilizzato in campagna elettorale ma che sa molto di più di prima repubblica.

Una cosa però chiediamo al sindaco di risparmiarci la solfa dello spauracchio del commissario perché ci sono da gestire i soldi dell’emergenza: se il sindaco non ha più una maggioranza, e questa è una sua precisa responsabilità politica, è proprio perché ha fallito su questo altrimenti la delibera sugli equilibri di bilancio che comprende il Fondo Covid sarebbe già stata votata senza la diffida del Prefetto!

Si preoccupa dell’emergenza Covid? Non ci sembra – continuano dalla Lega – che questa emergenza sanitaria, ma anche economica e sociale, fosse una priorità di quest’amministrazione quando si è trattato di sperperare un Fondo emergenziale di ben 600.000 €, che sarebbe dovuto servire per aiutare famiglie meno abbienti e attività economiche in difficoltà e invece è stato utilizzato per finanziare presunte operazioni di marketing territoriale (ben 50.000€), improbabili rassegne cinematografiche serali seguite soltanto da una stretta cerchia di amici (tra l’altro prevedibilmente sospesa, su nostra denuncia, per questioni sanitarie) e associazioni amiche per un ciak…

Se è questo che il sindaco di Formia intende per gestire l’emergenza ben venga il commissario prefettizio e la parola torni ai cittadini. A tal proposito i nostri piccoli studenti stanno ancora aspettando i banchi monoposto (che dovevano garantire il distanziamento) acquistati dal Comune che invece sono regolarmente presenti nelle altre città del sud pontino.

Senza dimenticare i buoni spesa finanziati dalla regione e non spesi integralmente. A questo punto due sono le cose o in città non ci sono famiglie che hanno bisogno oppure l’amministrazione ha fallito anche in questa gestione. La storia della nostra città merita più rispetto alla faccia del cambiamento… in peggio e della tanto propagandata trasparenza solo di facciata”.