Formia, non c’è una maggioranza sul riequilibrio di bilancio

La sala Ribaud del Comune di Formia

Quello odierno a Formia è stato un consiglio comunale che ha visto una prima parte dedicata alla scomparsa dell’ormai ex consigliere Gerardo Forte che nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni. Dopo una lunga fase di commemorazione dovuta e sentita all’ex collega e alla surroga con la prima non eletta Serena Cardillo, la discussione – quella politica – si è spostata sulla questione della “salvaguardia degli equilibri di bilancio”.

Tanto dibattito, in particolar modo con il sindaco Paola Villa che ha tentato fino all’ultimo un appello verso le opposizioni per cercare di ripartire dopo aver azzerato la Giunta e in cerca di numeri per rimettere in sesto una maggioranza che era venuta meno qualche settimana fa portando prima alle dimissioni e poi alla decisione di andare in consiglio.


Dalle minoranze, però, si era capito che quella mano tesa non trovava un appiglio, contestando il tutto in un’assenza di chiarezza della prima cittadina e in particolar modo in una mancanza di progettualità politica – fosse anche solo per punti programmatici.

I numeri, però, sono numeri e al momento del voto questi hanno dato il responso più particolare che si potesse attendere. Non c’è stato il vero “salto” dei banchi dalla minoranza alla maggioranza da parte di nessun consigliere, ma ciò non vuol dire che siano mancate le sorprese.

Al momento dell’appello pre voto, infatti, un consigliere – collegato da remoto – Pasquale Martellucci non ha risposto, lamentando a fine votazione attraverso una collega che seppur connesso non sentiva nulla.

Premesso tutto questo, dopo l’appello, il responso del voto ha dato un esito forse inaspettato: 12 favorevoli e 12 contrari con nessun astenuto.

Il presidente del consiglio Pasquale Di Gabriele ha chiesto anche il parere sulla questione del segretario comunale. Questo si è espresso con un concetto che esemplificandolo spiega come la delibera “non è né approvata né respinta”.

Ovvia l’irritazione delle opposizioni sia per voce di Claudio Marciano che di Antonio Di Rocco che hanno chiesto, seppur con sfaccettature diverse, di riconoscere il fatto che in consiglio non ci fosse più una maggioranza (situazione accentuata anche dal non voto di Martellucci di Ripartiamo con Voi che al netto dei problemi di audio, presumibilmente, avrebbe votato contro).

Tecnicamente, stando al parere del segretario comunale, il punto non approvato potrebbe essere messo nuovamente all’ordine del giorno salvo non ci siano altre scadenze previste per legge. Ma in questo caso specifico la Prefettura aveva già diffidato il consiglio ad approvare il punto entro la data del 31 dicembre, cosa che tecnicamente non potrà avvenire.

L’intervento conclusivo del sindaco Paola Villa, in lacrime e vistosamente emozionata, ricordando ancora una volta la figura di Gerardo Forte e lanciando una stoccata ai consiglieri di opposizione hanno subito lasciato intuire quella che appare come la strada più plausibile: ovvero quella delle dimissioni.

Se un indizio non è una prova, di sicuro il post sui social proprio della prima cittadina, toglie quasi ogni  dubbo: “Formia, mia cara Formia, ho lottato fino alla fine! Ti voglio bene”. Queste le parole della prima cittadina. In politica è sempre tutto possibile ma nel caso specifico, le dimissioni – questa volta irrevocabili – potrebbero arrivare a breve.