Elezioni a Latina, tanta bagarre e per ora una sola certezza: Coletta

Il Comune di Latina

Al momento il baricentro della politica di Latina rimane il sindaco uscente Damiano Coletta. Lo rimane nel bene e nel male, con una città capoluogo ancora pienamente al centro della seconda ondata del Covid-19 e le forze politiche che discutono in vista delle elezioni amministrative 2021 che ancora non si sa se si terranno prima dell’estate come consuetudine, o se scaleranno – proprio a causa della pandemia – a settembre.

Damiano Coletta, sindaco di Latina

Rimane il fatto che Coletta è l’uomo da battere. Preso sul serio oggi dal Partito Democratico che cinque anni fa lo aveva in parte sottovalutato e che durante il suo mandato ha cercato un dialogo, sempre interrotto per l’approssimazione dei Dem nella gestione della fase politica, il sindaco-civico molto probabilmente riuscirà a recuperare proprio il Pd locale nella corsa verso la riconferma. La sua personale vicinanza con il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il ruolo in “Italia in Comune” non hanno impedito una vicinanza con il Partito Democratico, nonostante qualche reticenza locale. Dopo tutto, il modello Zingaretti – soprattutto nel Lazio – tende ad allargare il campo del centrosinistra ai civici, e in quest’ottica, Latina Bene Comune giocherebbe un ruolo politico importante riaccreditando i Dem per arrivare al governo della città capoluogo.


Dall’altra parte, nel centrodestra, sanno bene che nonostante le accuse politiche al sindaco in carica Damiano Coletta, non sarà così semplice come si pensava qualche tempo fa, strappargli – politicamente parlando – la fascia tricolore. Le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, comunque riaccreditano – anche politicamente – i sindaci-medici, una costante degli ultimi periodi, ma non certo qualcosa che possa rendere scontato il risultato elettorale.

In quest’ottica la politica – soprattutto quella sovracomunale – sta compiendo diversi sforzi per cercare un’intesa di campo che aiuti ad una sintesi che al momento ancora manca. La fase politica nazionale potrebbe aiutare il riavvicinamento tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia a livello provinciale. La verità è che su Latina i dirigenti dei partiti si sono sempre parlati, ma i fatti nelle amministrative di Fondi e Terracina del 2020, hanno incrinato qualche rapporto (soprattutto tra Forza Italia e Fratelli d’Italia) che non è detto si riesca a recuperare facilmente.

Se da una parte c’è Coletta in campo, infatti – malgrado ci siano ancora tutti i tempi per una sfida accesa e combattuta – dall’altra manca ancora il nome dello sfidante. Tanti nomi che circolano, ma poca concretezza. “Latina Oggi” parla di una nuova chance per l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo, a patto che esca “pulito” dal processo sulla metro leggera, che vedrebbe una data cruciale già nella giornata di domani.

L’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo

Ma a dire la verità, non è da escludere che – ammesso che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – trovino la sintesi su Zaccheo, che questo accetti di correre per la coalizione o che decida di farlo senza una propria lista, che potrebbe ridimensionare di molto il peso dei singoli partiti, considerando la propria forza nel capoluogo.

Intanto molti scalpitano, perché comunque il ruolo di candidato sindaco di Latina fa gola. Il centrodestra sa di avere buone possibilità di vittoria se va unito, giocandosi probabilmente tutto al ballottaggio, ma determinante potrebbe essere proprio la scelta di chi diventerebbe il nome “anti-Coletta”. In quest’ottica ogni partito pare abbia la propria carta da giocare: il senatore Nicola Calandrini è il nome che si fa negli ambienti di Fratelli d’Italia, Alessandro Calvi quello in Forza Italia. Poche carte scoperte in casa Lega, mentre in modo trasversale non viene vista male la figura di Giovanna Miele, in quota “azzurri”.

Insomma, la campagna elettorale si preannuncia lunga e seppur a destra si parli e a sinistra sembra non si litighi – e già le due cose fanno notizia in quel di Latina – il tutto si preannuncia come una lunga battaglia di Coletta contro il centrodestra. Chi la spunterà saranno le urne a dirlo. Quel che appare molto probabile è l’ipotesi che per conoscere i risultati definitivi ci vorrà il secondo turno, mentre un ruolo determinante potrebbero averlo liste e candidati non allineati. Tra questi, il primo passo di lato arriva da “Azione” di Calenda, che dopo l’abbraccio politico tra il sindaco uscente e i Dem ha già fatto sapere di voler intraprendere un’altra strada.