#IoApro, a Fondi protesta simbolica per alcuni pub e altre attività

Oltre alle caffetterie a marchio Le Cinéma Café, venerdì sera a Fondi anche altre attività del settore Food&Beverage hanno aderito alla campagna nazionale #IoApro. Diversi pub, altri bar, alcune pizzerie. Una partecipazione simbolica, ad ogni modo, dato che nel complesso le varie realtà in questione hanno deciso di continuare ad attenersi alle vigenti limitazioni sulla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico. Circostanza confermata dai controlli attuati dalle forze dell’ordine, che da quanto risulta non hanno riscontrato alcuna irregolarità.

“Siamo rimasti aperti, ma in maniera responsabile e senza polemiche, nel rispetto delle regole che vietano il servizio e il consumo al banco e ai tavoli”, ha spiegato Roberto Guglietta del Knulp, uno degli storici pub fondani. “E’ stato comunque per tornare a chiedere un’attenzione particolare alla nostra tipologia di attività, che sta pagando un prezzo altissimo. Apparteniamo a quella categoria, pub e birrerie, che da sempre esercita l’attività dal tramonto all’alba e in un’atmosfera di convivialità. Una specifica categoria messa duramente a repentaglio, più di altre, dalle attuali restrizioni. Nell’attesa di tornare alla normalità di una volta, chiediamo alle istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali forme efficaci di sostegno. Che finora non ci sono state, almeno nel modo e nella misura che riteniamo necessari. Servono interventi mirati e celeri, ne va del futuro del settore”.


A fare eco a Guglietta, Paolo D’Adamo, titolare del pub Excalibur: “Con la nostra presa di posizione volevamo cogliere l’occasione per manifestare il nostro disagio, che cresce giorno per giorno. Chiediamo solo di poter lavorare. E siamo convinti che si possa farlo continuando a operare in tutta sicurezza. Da questo punto di vista, ben vengono i controlli delle autorità preposte. Siamo tranquilli. Gli assembramenti ci sono, ma vanno cercati altrove”.

Nei giorni scorsi, rispetto all’iniziativa #IoApro era ad ogni modo giunta una presa di distanze da parte delle associazioni di categoria, tanto a livello nazionale che locale. In città, con la Confcommercio a mutuare la linea imposta dai vertici sovracomunali, si era espressa in particolare l’associazione Horeca Fondi Uniti: pur manifestando solidarietà a chi aveva deciso di aderire, dal sodalizio avevano esplicitato un netto disaccordo. Infatti, almeno nelle premesse, la campagna #IoApro è stata ritenuta controproducente, col rischio di “di deturpare tutto quello che con sofferenza e sacrificio abbiamo fatto in questi lunghi mesi”. “Siamo e saremo la parte sana che ha fatto di questo paese un’eccellenza assoluta nel mondo”, avevano sottolineato tra le altre cose da Horeca Fondi Uniti. “Crearci da soli alibi per alimentare nell’imminente futuro la critica di aver creato nuovi contagi, in questo momento non serve a nessuno”.

Proprio nei giorni precedenti all’iniziativa di parte degli operatori del comparto ristorazione, a Fondi una rappresentanza di gestori e titolari di pub ed attività affini aveva incontrato in Municipio l’assessore alle Attività produttive Stefania Stravato. Nel sottoporre le gravi difficoltà del settore, la delegazione ha battuto sulla necessità di un sostegno da parte dell’amministrazione, da tradursi in un momentaneo alleggerimento del peso dei tributi locali e nella canalizzazione dei fondi governativi destinati all’amministrazione per l’emergenza Covid.