VIDEO – Botte in piazza tra minorenni: i “tifosi” vogliono più violenza

L’omicidio del 17enne Romeo Bondanese, ammazzato nei giorni scorsi a Formia con una coltellata inferta durante una rissa tra ragazzi, ha suscitato clamore indignazione in buona parte d’Italia, con un’eco arrivata fino in Parlamento. Eppure, da un dramma tanto indicibile molti coetanei dimostrano di non aver imparato poco o nulla. Come a Fondi, a una manciata di chilometri dal centro del Golfo: sabato sera in pieno centro è andata in scena un’altra rissa tra minori, con tanto di “tifosi” a parteggiare rumorosamente per ognuno dei due ragazzi impegnati a picchiarsi. Anzi: a incitarli ad alzare la soglia della violenza, a menare con maggiore forza. Mentre qualcuno riprendeva tutto via smartphone.

Teatro dei fatti, avvenuti intorno alle 21.30, la centralissima piazza IV Novembre, davanti alla chiesa di San Francesco. Dove è andato in scena un confronto fatto di calci e pugni, inframezzato da corse, salti, cadute. Tutt’intorno, dicevamo, una platea di ragazzini entusiasmati da quello “spettacolo”. E per buona parte a chiedere ancora più brutalità. La polizia è arrivata sul posto dopo una decina di minuti dall’allarme, quando però dei presenti non c’era nessuna traccia. Si erano tutti dileguati. Dai due protagonisti, che non si sono fatti refertare in ospedale, al pubblico.


La polizia ha comunque identificato la quasi totalità dei presenti, sia tramite un video girato da uno dei minori, poi divenuto virale, sia per mezzo di alcune telecamere della Municipale. All’inizio della settimana saranno accompagnati in caserma dai genitori. Sebbene per il momento dal Commissariato non abbiano isolato reati procedibili d’ufficio. Allo stato attuale, le uniche conseguenze di natura penale potrebbero arrivare dopo la presentazione di una querela di parte. Ad ogni modo, non è esclusa una segnalazione alla Procura per i minorenni di Roma. Certa – a prescindere da tutto – una sequela di sanzioni da 400 euro per il mancato rispetto delle misure anti-Covid: i giovani erano assembrati, e per larga parte privi di mascherina.