Itri, secondo San Giuseppe senza “fuochi”: la nota del sindaco

Il primo cittadino di Itri Antonio Fargiorgio scrive una nota indirizzata ai propri concittadini, che per il secondo anno di seguito sono “orfani” della propria festa: i fuochi di San Giuseppe.

Il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio

“Una festa da sempre particolarmente sentita da tutti noi Itrani, anzi “la Festa” – spiega il sindaco – quella capace di coniugare aspetti sacri e profani, quella che esalta le nostre radici e tradizioni, quella che evoca ed induce alla convivialità ed alla condivisione: la festa di San Giuseppe.
Anche quest’anno, purtroppo, nei nostri quartieri non ci saranno “i fuochi”, non si vivrà l’ansia dell’attesa dell’accensione (con i volti all’insù sperando che non piova…), non verranno preparate quelle squisite prelibatezze gastronomiche, che tantissime persone da svariati comuni della Provincia oramai da anni attiravano, attirano e sono sicuro continueranno ad attirare negli anni a venire.
Per gli Itrani, non poter festeggiare San Giuseppe è come avere una ferita aperta, provoca sicuramente dolore. Ci mancheranno i canti popolari, i balli tradizionali, l’allegria delle persone ed il “colore” di alcuni tipici personaggi, le comitive di amici che fanno il giro per i fuochi, così scoprendo lati magari meno noti ma ugualmente belli e caratteristici di Itri. Nel nostro vissuto, questa festa, pur magari senza volerlo (perché anch’essa ha chiare ed evidenti radici religiose), è nel tempo divenuta una sorta di contraltare della festa patronale della Civita, pur condividendone quel nostro senso di appartenenza al territorio, espressione di quella che mi piace definire la nostra “itranità”; pur nell’esaltazione di diversi aspetti della nostra tradizione, infatti, entrambe amplificano e sublimano il nostro essere e sentirci comunità.
Mi auguro che dal prossimo anno tutto ritorni come prima, che i fuochi possano riaccendersi regolarmente, che la gente possa continuare a circolare per e tra i quartieri degustando i nostri prodotti tipici, partecipando a balli e canti tradizionali.
Nella serata del 19 marzo – conclude il sindaco – per mantenere vivo il nostro legame con le tradizioni, accanto ad una facciata che continuerà ad ospitare lo stemma comunale, un’altra facciata del nostro Castello medievale vedrà impresse e proiettate delle fiamme, rievocando così quei fuochi che tutti, ne sono sicuro, speriamo di poter riaccendere l’anno prossimo nei nostri quartieri.
Buon San Giuseppe a tutti.”